Eventi - 14 marzo 2024, 12:11

"Fuori programma. Le mie memorie dalla Rai", a Ventimiglia Bruno Gambarotta si racconta (Foto e video)

Ospite a ‘La stampa va in biblioteca’ ha presentato il suo ultimo libro

Tuffo nella storia della televisione italiana con Bruno Gambarotta. Autore, regista, giornalista, regista, conduttore e attore ha raccontato al folto pubblico presente, ieri pomeriggio, alla Biblioteca Aprosiana di Ventimiglia aneddoti ed episodi vissuti durante la sua carriera, raccolti nel suo libro "Fuori programma. Le mie memorie dalla Rai".

"Dal 1962 al 2011 Bruno Gambarotta ha lavorato in Rai districandosi tra capricciose stelle dello spettacolo, grigi funzionari ancorati alle loro scrivanie e ruvide maestranze" - ha detto la giornalista Miriana Rebaudo presentando l'ospite di ‘La stampa va in biblioteca’, un incontro organizzato dall’associazione Pro Cultura Ventimiglia per celebrare i settant’anni della televisione in Italia - "La sua carriera, iniziata come cameraman, proseguita come programmista e terminata sotto i riflettori delle prime serate, ha accompagnato tutta la parabola del servizio pubblico dalla Rai pedagogica a quella più commerciale. In questo libro Gambarotta ricompone, con grazia e divertimento, il memoir di un uomo che ha attraversato la seconda metà del Novecento da un osservatorio più unico che raro e ci restituisce dall’interno una visione originale della più grande e popolare industria culturale italiana".

Astigiano di nascita, torinese di vita ma anche romano per lavoro, Bruno Gambarotta ha incuriosito, divertito e interessato i presenti. "Sono numerosi gli intellettuali incontrati in questi anni: da Gore Vidal a Raffaele La Capria, da Pierpaolo Pasolini ad Andrea Camilleri" - racconta Bruno Gambarotta - "In questo libro racconto le vicende eccezionali vissute in cinquant'anni di carriera: le gaffes di Celentano che lo portano in diretta in prima serata a Fantastico '87 per porvi rimedio; l'irruzione per recuperare un microfono in una stanza dove Paolo VI sta pranzando con un risotto; gli intellettuali con cui ho lavorato; le candid camera girate sui treni con Nanni Loy; i giorni trascorsi in casa di Simenon per intervistarlo; le follie registiche di Carmelo Bene; la nascita nella saletta di un bar di Bontà loro con Costanzo; la Cooperativa scrittori al fianco di Zavattini; il ruolo di tinca, ossia di attore che compare solo una volta, in film con i maggiori attori e registi italiani".

 

L'evento aveva il patrocinio del comune di Ventimiglia. "E' un onore poter ospitare a Ventimiglia uno dei grandi protagonisti del successo del piccolo schermo nel nostro Paese" - ha dichiarato l'assessore con le deleghe al Turismo, alle Manifestazioni, alla Cultura, allo Sport e alla Terra Serena Calcopietro - "Con la sua arguzia e ironia ha, infatti, accompagnato l'evoluzione della televisione italiana".

"Sono contento che questi eventi proseguano" - ha aggiunto il consigliere comunale Simone Bertolucci - "Da tanti anni collaboriamo con Miriana e l'associazione e continueremo a farlo visto anche il numeroso pubblico odierno".