"La Regione Liguria avrà una mobilità passiva, ovvero pazienti malati che vanno a curarsi nelle altre regioni, e avremo una mobilità attiva del caro estinto da cremare". È questo il commento del consigliere regionale di Azione Pippo Rossetti dopo l'interrogazione in Consiglio sul piano di coordinamento per la realizzazione dei forni crematori.
"Gli uffici regionali da tempo hanno messo nero su bianco che non abbiamo bisogno di nuovi forni crematori, che inquinano l'aria" - spiega Rossetti - "La bozza del piano regionale scritto dagli uffici della Sanità e dell'Ambiente attesta in modo inequivocabile che l'attuale numero di forni è più che sufficiente per la cremazione richiesta dai liguri. L'assessore Gratarola nella sua risposta ha evidenziato che la Giunta, contravvenendo agli obblighi di legge non ha mai portato il Piano che avrebbe determinato non solo il numero di forni necessari ma anche le misure da mettere in atto per abbattere le polveri e i materiali inquinanti. La causa di questa inadempienza è da ricondurre al non voler né contraddire né regolamentare le attività dei sindaci, che li vogliono per un vantaggio economico".
"Potremo cremare salme di altre Regioni incrementando ulteriormente un'attività che il tribunale ha definito assimilabile agli inceneritori. Chiediamo - conclude - che la Giunta porti immediatamente il Piano previsto per legge a tutela della salute dei cittadini".