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Politica | 08 marzo 2024, 07:14

Elezioni Sanremo, a cinque anni dalla battaglia del 2019 ‘Anima’ porta la pace tra Sindoni e Tommasini: “Abbiamo fatto degli errori, siamo sportivi”

I due, feroci contendenti alle ultime amministrative, si sono stretti nel progetto civico a sostegno del candidato sindaco Alessandro Mager

Da sinistra: Sergio Tommasini, il candidato sindaco Alessandro Mager e Alessandro Sindoni

Da sinistra: Sergio Tommasini, il candidato sindaco Alessandro Mager e Alessandro Sindoni

Cinque anni fa è andata in scena una campagna elettorale dai toni a dir poco accesi tra le fazioni del sindaco uscente Alberto Biancheri e la new entry, il manager Sergio Tommasini sostenuto dai partiti del centrodestra. Una contesa che non ha risparmiato colpi bassi e che ha visto i rispettivi ‘soldati’ pronti a sfidarsi a suon di accuse, frecciatine più o meno velate, scontri aperti sulle pagine dei giornali e sui marciapiedi. Da una parte ‘Sanremo al Centro’, dall’altra il centrodestra.

Oggi il progetto ‘Anima’ sa di una grande pace tra due sfidanti che non hanno mai nascosto il loro carattere piuttosto incendiario quando si tratta di contesa elettorale. Un’alleanza che mette insieme due anime (non a caso) che fino a qualche anno fa sembravano nemmeno lontanamente avvicinabili.

Il tempo passa e dagli errori si devono trarre degli insegnamenti - ha detto Tommasini durante la presentazione del programma e dei primi candidati di ‘Anima’ - le persone intelligenti cambiano idea, io e Sindoni siamo sportivi e nello sport la prima cosa che si impara è la sconfitta, prima ancora della vittoria. E la scorsa volta ho subìto una sconfitta. Politicamente vedo giusta la vicinanza con ‘Sanremo al Centro’ perché i riformisti sono usciti dal PD e si sono posizionati al centro, dove è sempre stato Biancheri. Per qualcuno stona questo passaggio che ho fatto sul piano politico, ma non ho mai avuto una tessera di partito, civico ero e civico rimango. I princìpi sono quelli che portavo cinque anni fa. Ho fatto due anni di consiglio comunale, ho studiato e le ho ‘suonate’ all’amministrazione, ma ho anche traguardato un rispetto trasversale che deve essere anche reciproco. Ho visto che andando oltre le sigle andiamo incontro alla città. Si va oltre un aspetto personalistico”.

Volutamente non ho parlato per molto tempo, mi sono dimesso perché l’istituzione deve essere sempre rispettata e ho avuto anche il rispetto della gente - ha proseguito Sindoni - prima della campagna elettorale del 2019 non conoscevo Tommasini e, per mia coerenza, sono anche andato contro il mio collega di studio Mager. Oggi non posso tirarmi indietro. Sono sceso in campo e penso di essere capolista di una squadra fortissima. Ricordo tutti gli attacchi di quel periodo, non mi sono mai nascosto. In quel periodo si discuteva molto dei project, anche del biodigestore, ed erano questioni di carattere politico ed elettorale. Ho conosciuto Sergio e sono contento che il tramite sia Alessandro. Per lui ho fatto molti passi indietro riconoscendo che anche io ho fatto degli errori”.

Non necessariamente lo vedo come possibile assessore al Turismo, è una persona che ha competenza e serietà - ha concluso il candidato sindaco Alessandro Mager in merito ai possibili incarichi per Sindoni, in caso di vittoria - non mi ha chiesto niente, Sindoni non ha nessuno spirito di rivalsa, scende in campo perché crede in me e io credo in lui. Spero faccia un grande risultato, ma ripeto che nessuno mi ha chiesto niente. Mi fa solo ridere pensare che qualcuno sia venuto da me dicendo ‘mi candido se…’”.

Pietro Zampedroni

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