Come ogni anno, l’8 marzo si celebra la Festa della Donna, un giorno dedicato alla celebrazione dei successi, delle conquiste e del progresso delle donne in tutto il mondo. Una festa, nata come una manifestazione per i diritti delle donne nel corso del 20° secolo, che sta diventando un momento per riflettere sulle sfide affrontate dalle donne e per riconoscere i loro contributi in ogni ambito della società.
Una festa che non deve essere un pretesto per il rispetto delle donne in un giorno solo ma che deve aiutare tutti a farlo 365 giorni l’anno. La storia della Festa della Donna risale al 1908, quando le operaie tessili di New York organizzarono uno sciopero per protestare contro le condizioni lavorative disumane e per chiedere migliori salari, orari di lavoro più ragionevoli e il diritto al voto. Questo evento segnò l'inizio di un movimento che si diffuse rapidamente in tutto il mondo, dando vita alla celebrazione della Festa della Donna.
Come ogni anno abbiamo fatto il punto con il centro anti violenza della nostra provincia, per capire la situazione nell’imperiese. “Gli accessi sono sempre tanti – ci ha detto l’avvocato Agata Armanetti – e, nei primi due mesi dell’anno, sono stati 20 tra Sanremo, Imperia e Ventimiglia. Lo scorso anno, invece, sono stati in totale. 150”.
Tra le donne che si rivolgono al centro ci sono casi di diverso tipo e vedono, divisi al 50% coppie italiane e straniere. Oltre alla violenza vera e propria, le donne nella nostra provincia subiscono anche anni di stalking e persecuzioni, senza dimenticare la violenza economica, ovvero tante situazioni con mogli che non possono lasciare la casa coniugale perché si ritroverebbero in mezzo a una strada.
Uno degli ultimi casi ha visto, addirittura, un uomo cercare di strangolare la compagna di fronte alla figlia di tre anni. In altri ci sono donne che, nonostante siano riuscite a troncare la relazione, si trovano ‘assediate’ dall’ex tra messaggi, telefonate e, in alcuni casi, veri e propri appostamenti. Tutti casi che possono portare al femminicidio, la punta dell’iceberg di situazioni comunque difficile che le donne sono costrette a vivere.
C’è poi il problema del far sfociare i casi in denunce e processi, visto che molte donne fanno fatica a denunciare. Il lavoro degli operatori è proprio quello di far capire alle persone che non possono vivere situazioni difficili all’infinito, ma devono decidere di denunciare. Anche se in molti casi significa cambiare radicalmente la propria vita e non tutte sono disposte a farlo ed a sistemarsi nelle case protette.
Vista la giornata oggi l’avvocato Armanetti sarà insieme a diverse associazioni, al Teatro Comunale di Ventimiglia, per parlare a chi sarà presente dei tanti problemi che subiscono giornalmente le donne, anche nella nostra provincia. All’incontro sarà presente anche l’Assessore frontaliero, Milena Raco.
In tema di iniziative, dal 15 marzo verrà avviato un progetto per le scuole sulla parità di genere e sulla violenza di genere: “Porteremo in 15 classi educazione civica in maniera colloquiale – dice l’avvocato Armanetti -anche con test e proiezione di video. Magari educando i giovani sui propri sentimenti, da dove parte tutto insieme all’approccio con gli altri”.
L’8 marzo del 1910, durante la Seconda Conferenza Internazionale delle Donne Socialiste a Copenaghen, la leader socialista tedesca Clara Zetkin propose di istituire una giornata internazionale delle donne per commemorare le lotte delle operaie americane. Da allora è diventato un giorno simbolo della lotta per i diritti delle donne e dell'uguaglianza di genere.
Si celebrerà oggi l’8 marzo in diversi modi anche nella nostra provincia con eventi, manifestazioni, conferenze e iniziative volte a sensibilizzare l'opinione pubblica sulle questioni legate alle donne. È un'occasione per onorare le donne che hanno combattuto per i loro diritti e per ispirare le generazioni future a perseguire la parità di genere in ogni settore. Non mancheranno anche le cene tra amiche, per festeggiare una giornata che possa anche rivendicare i diritti delle donne, per promuovere l'uguaglianza di genere in tutti gli aspetti della vita.
L'empowerment delle donne non riguarda solo l'accesso alle risorse e alle opportunità, ma anche il riconoscimento del proprio valore e della propria autodeterminazione. Significa dare alle donne il potere di prendere decisioni riguardanti le proprie vite, di realizzare il proprio potenziale e di contribuire pienamente alla società. Promuovere l'empowerment femminile significa investire nell'istruzione delle ragazze, garantire l'accesso alle cure mediche e ai servizi sociali, combattere la discriminazione di genere e creare un ambiente in cui le donne possano prosperare senza paura di violenza o discriminazione.
Le donne continuano ad affrontare disparità salariali, discriminazioni sul luogo di lavoro, violenze di genere e altri ostacoli che limitano le loro opportunità di realizzazione. Oggi le donne voglio giustamente onorare il coraggio, la resilienza e la determinazione delle donne di tutto il mondo e per impegnarsi a costruire un futuro in cui tutte le persone possano vivere libere da discriminazioni e violenze, in un mondo veramente equo e inclusivo.