Antonio Mario Becciu, capogruppo di opposizione a Molini di Triora, ci ha scritto per intervenire a nome di tutto il gruppo, dopo il nostro articolo sull’ennesimo cedimento del ‘guado’.
“Riteniamo assurda la situazione che si è venuta a creare con i lavori di rifacimento del ponte di ferro. Non si capisce per quale motivo i lavori, che sarebbero dovuti partire nel mese di luglio 2023, siano stati procrastinati in autunno, periodo risaputo da tutti di forti piogge. Sin da subito era chiaro che il guado, predisposto per consentire ai residenti del ‘Piano della Fiera’ a Perallo nonché delle attività presenti a Colla Melosa, di rimanere collegati con il resto della valle non poteva funzionare. Già per la sua posizione il lago dei due fiumi, ovvero l’intersecazione del torrente Argentina con il Capriolo, e come detto prima, per il periodo di forti piogge. Sicuramente un intervento del genere doveva essere fatto in primavera-estate, in quanto come è noto i temporali estivi durano poco e probabilmente non avrebbero causato i disagi che devono subire coloro che abitano oltre il ponte. Basti pensare che se in caso di bisogno l’unica via di collegamento è il ‘Ponte Romanico’ percorribile solo a piedi”.
“Probabilmente bastava che – prosegue Becciu - la prima volta che il guado è stato spazzato via, e che in fretta e furia e stata ripristinata la viabilità sul ponte che doveva essere demolito, rinviare i lavori a condizioni meteorologiche migliori, così facendo non si sarebbe dovuto ripristinare per ben 4 volte il guado, e stando alle previsioni nel fine settimana è prevista un’altra perturbazione con forti piogge, e di conseguenza lo stesso verrà distrutto come le altre volte. Riteniamo che l’Amministrazione comunale, pur non essendo l’Ente responsabile dei lavori si sarebbe dovuta interessare dei disagi che tale intervento avrebbe arrecato, e vista la situazione, non abbandonare a se stessi i residenti, considerando che il Sindaco Sasso è anche Consigliere provinciale”.