Venerdì 8 marzo, presso il Museo civico di Sanremo, si terrà la presentazione del libro ‘Ti darò i miei occhi’ a cura di Antonella Squillace. Dialogherà con l'autrice la dottoressa Sandra Macchiarini, psicologa e psicoterapeuta. Letture a cura di Elisa Trionfo.
Il libro "Ti darò i miei occhi" di Antonella Squillace, inserito nel programma dell'Unitrè proprio in occasione della festa della donna, racconta la storia di una donna le cui vicende si snodano a partire dal secondo dopoguerra fino ai giorni nostri.
E' una storia italiana e familiare la cui protagonista, donna fragile e forte allo stesso tempo, combattuta tra modernità e conformismo, offre al lettore il suo sguardo per leggere i cambiamenti sociali, politici e culturali del Paese proprio in quegli anni in cui l'Italia tutta cambia, anche e soprattutto grazie al contributo delle donne.
Sono gli anni, infatti, in cui oltre alle manifestazioni di piazza e alle lotte da parte delle donne per la rivendicazione dei proprii diritti in quella che fu la più radicale delle rivoluzioni mai avvenute nella storia, all'interno delle famiglie e delle loro case, un esercito silenzioso di donne ha parallelamente, lentamente ma tenacemente, cercato di modificare una certa mentalità patriarcale, con piccole conquiste e cambiamenti a partire da se stesse e di chi viveva accanto a loro, così come abbiamo potuto anche vedere nello splendido film di Paola Cortellesi: "C'è ancora domani".
E' l'Italia che lentamente si risolleva dalla guerra dove tutto era da costruire e ciascuno poteva dare il proprio contributo rimboccandosi le maniche anche a costo di grandi sacrifici personali, sono gli anni del boom economico, delle migrazioni dal sud al nord del Paese e verso paesi stranieri, soprattutto Germania e Belgio.
Sono gli anni della speculazione edilizia a Sanremo e delle trasformazioni all'interno delle famiglie.
Alcuni episodi del nostro passato recente accompagnano le vicende personali della protagonista intersecandosi tra loro come a sottolineare che ciascuno ha contribuito e contribuisce a scrivere la Storia del Paese e "nessuno se ne può dire escluso" ("La Storia siamo noi" di Francesco De Gregori).
Ma è soprattutto il racconto di quel che può dare senso alla vita, del prendersi cura degli altri, soprattutto nel momento della fragilità, cura che richiede pazienza, prossimità, ascolto e vicinanza, delicatezza, compassione, nonostante le fragilità personali, le difficoltà relazionali, le contraddizioni, le, a volte difficili, dinamiche familiari.
Il tema degli occhi fa da fil rouge tra i diversi personaggi legando la vita privata con gli avvenimenti del tempo che ci accompagna.
Antonella Squillace, laureata in Pedagogia e Scienze Religiose, insegnante nella Scuola Secondaria di Primo grado e lettrice appassionata.
Già Presidente dell'Associazione di mediazione culturale "Mappamondo". Ha pubblicato "Ho combattuto anche per te" storia di un fante contadino durante la prima Guerra Mondiale (2016), "Leah - dall'altra parte del mare" (2020) dove, in una ricostruzione dettagliata e documentata della Spagna dell'Inquisizione, storia e memoria si intrecciano.
Ha contribuito alla pubblicazione di "Sguardi di donne che arrivano da lontano" (2007), e "Migrare ieri e oggi. Il viaggio della mia famiglia" (2008), sul tema della migrazione che da sempre la appassiona e che in qualche modo ha attraversato tutti i suoi romanzi.