Nella “Giornata dei giusti e dell’umanità” gli studenti della scuola Nazario Sauro di Imperia hanno partecipato alla conclusione del progetto europeo “Crocus” dedicato alla memoria.
LE INTERVISTE
I ragazzi delle classi terze E, G e N, con il supporto della prima F, hanno presentato due storie del territorio imperiese risalenti al periodo della Seconda guerra mondiale: il diario di Domenico Tulimiero “Quel recinto di filo spinato” e un episodio di solidarietà avvenuto a Creppo.
“Un momento di ricordo con l’istituto comprensivo Nazario Sauro, per ripercorrere avvenimenti della Seconda guerra mondiale che hanno direttamente coinvolto la nostra provincia -spiega lo storico Alessandro Giacobbe -Gli alunni hanno recuperato il memoriale di Domenico Tulimiero, un soldato catturato e deportato in Germania: come molti italiani ha sopportato la durezza della prigionia e un insperato ritorno a casa a piedi”.
Andrea Nerozzi, il nipote di Domenico Tulimiero, racconta: “Con questa pubblicazione portiamo avanti il ricordo di mio nonno, deportato in Germania durante la guerra. Si tratta di una riedizione: mia figlia a scuola ha parlato di questa storia e hanno deciso tutti insieme di ripubblicare il libro, lasciando intatto il contenuto, ma corredandolo di disegni e poesie fatte dai ragazzi”.
Noemi Nerozzi, la bisnipote di Domenico, spiega l’attività svolta con i compagni di classe: “La professoressa Paola Pellacini è rimasta colpita dalla storia del mio bisnonno e con la mia classe, la terza E della Sauro, abbiamo ripreso il libro con disegni, scrivendo poesie, io e una mia amica abbiamo scritto la prefazione. Questo progetto ci ha molto uniti, una storia che rappresenta le famiglie di tutti”.
L’attività è stata resa possibile grazie al sostegno della tipografia Grafiche Amadeo e si è svolta con il patrocinio dell’assemblea legislativa della Regione: “Bisogna aumentare la consapevolezza di quello che è stata la storia per evitare che si ripetano gli errori del passato”, dichiara il vicepresidente di Regione Liguria Alessandro Piana.
Ricorda Giovanni Rainisio, presidente dell’Istituto storico di Imperia: “I ragazzi oggi hanno ricordato due episodi dell’ultima guerra mondiale: un esempio di solidarietà verso due ragazzi ebrei, lasciati soli dalla famiglia che era stata internata nei campi di concentramento e sono stati salvati da una famiglia di Creppo, una frazione dell’entroterra.
L’altro episodio invece è la ristampa del diario di Domenico Tulimiero: il diario era stato pubblicato nel 1990 dall’Istituto Storico della Resistenza. È un episodio importante perché ricorda coloro che nella nostra provincia, quasi 800, sono stati deportati nei campi di concentramento.
La memoria non è solo importante per se stessi, ma la memoria significa creare un’identità più forte, costruire un futuro migliore per i giovani”.
Stefano Damonte, sindaco di Villa Faraldi, aggiunge: “Questi ragazzi hanno fatto un lavoro importantissimo riportando alla memoria il vissuto di questa persona.
Un episodio che mi ha colpito molto quando Domenico ritorna a Villa Faraldi, dove la moglie, Celeste Elena, lo aspettava coi figli e tutti faticano a riconoscerlo.
Celeste Elena, nativa di Villa Faraldi era la figlia del maestro delle scuole elementari, Domenico Elena che è stato anche segretario comunale: i vecchi del paese hanno tutti un ricordo del papà di Celeste".
Conclude Massimo Di Fazio, sindaco di Triora: “È molto importante ricordare la storia, in questo caso ci riempie di orgoglio il fatto che si ricordi una storia vissuta nel nostro paese”.