Con il colle della Maddalena chiuso per neve e pericolo valanghe, come accade da sempre in caso di precipitazioni e mancando i paravalanghe, il pensiero va al tunnel di Tenda e, in particolare, all'uscita sul lato francese, anche questa ad alto rischio valanghe.
Lì dovrebbero essere al lavoro decine di uomini ma, a quanto si apprende, dallo scorso sabato, sul piazzale, i lavori sono sospesi proprio per maltempo e per pericolo valanghe. Assolutamente legittimo e corretto, non è questo il punto.
Ma se, come è stato dimostrato da una serie di rilievi elaborati dal geologo Andrea Valente Arnaldi, il lato francese è ad altissimo rischio in caso di nevicate, tanto che sarebbe necessaria l'installazione di chilometri di reti metalliche; se, come emerso, i francesi quelle reti non le vogliono, soprattutto per l'impatto ambientale: quale soluzione resta?
Chiudere il transito fino a cessate esigenze e a cessato pericolo, esattamente come succede per il Maddalena.
Ma è possibile chiudere un valico internazionale e un traforo da 250 milioni di euro per questo? Evidentemente sì, visto che, allo stato attuale, quei sette chilometri di reti metalliche a protezione dell'imbocco sul lato francese e del ponte non saranno installati.https://www.targatocn.it/2022/12/28/leggi-notizia/argomenti/attualita/articolo/tunnnel-di-tenda.html
https://www.targatocn.it/2022/12/28/leggi-notizia/argomenti/attualita/articolo/tunnnel-di-tenda.htmlCi saranno dei sensori, che consentiranno il monitoraggio del rischio e la conseguente chiusura.
Le opere difensive erano già state progettate e computate, per un costo stimato di circa 6 milioni di euro. Filari di reti di protezione modulari della lunghezza totale di sette chilometri, da ubicare nelle zone di distacco, a 1800 metri di quota, per contenere il fenomeno sul nascere.
Eravamo, quando si parlò la prima volta del tema, a fine 2022. Anas aveva specificato che i soldi per quell'opera ci fossero.
Siamo a fine febbraio 2024, all'indomani della Conferenza intergovernativa: l'azienda ha chiesto altri tre mesi di tempo per terminare i lavori; il tunnel sarà a senso unico alternato, esattamente come prima, e, soprattutto, sarà chiuso, in caso di nevicate, per pericolo valanghe.