Tecnologia digitale applicata alla psicologia clinica al centro del progetto Interreg VI-A Francia-Italia Alcotra 2021-2027 “Intevidi" che verrà illustrato mercoledì 13 marzo dalle 10 al Forte dell’Annunziata a Ventimiglia. Un evento per lanciare e presentare agli stake holder il progetto Intevidi che utilizza le tecnologie digitali nei servizi psicosociali, come la realtà virtuale e la videogame therapy, per migliorare la valutazione e la riabilitazione dei disturbi legati alle interazioni sociali in tutte le fasce di età, promuovendo così la qualità di vita dei cittadini e delle loro famiglie.
L’area transfrontaliera presenta, infatti, fenomeni critici e disuguaglianze nell’accesso alle cure. I dati mostrano un trend di crescita nell’ultimo decennio dei bambini che presentano un disturbo dello spettro autistico. Nei giovani sono in grande aumento l’apatia e l’isolamento sociale e l’abbandono scolastico. Negli anziani, l’isolamento sociale favorisce il deterioramento cognitivo e il rischio di demenza. I disturbi dell’interazione sociale possono portare all’uso di sostanze, fenomeni di devianza e violenza domestica. Queste problematiche sono esacerbate nelle zone rurali con scarso accesso a servizi sanitari specializzati per questi disturbi. Tutto ciò incide in modo significativo sulla qualità di vita di cittadini e famiglie. Il progetto Intevidi vuole, perciò, utilizzare le tecnologie digitali nell’area dei servizi psicosociali utilizzando applicazioni di tele salute, la realtà virtuale, la videogame therapy per favorire la digitalizzazione in ambito sanitario, integrando nei servizi sociosanitari e accompagnando gli operatori, i pazienti e i loro familiari nell’uso di tecnologie che facilitano la presa in carico, la valutazione e la riabilitazione di disturbi legati alle interazioni sociali nelle varie fasce della popolazione (bambini, adolescenti, adulti e anziani).
La prima fase prevede l’esecuzione di living lab volti a testare la fattibilità di utilizzare tecnologie digitali per migliorare la valutazione e la riabilitazione dei disturbi delle interazioni sociali e definire gli strumenti digitali necessari alla sperimentazione. La seconda fase prevede l’esecuzione dell’attività di formazione per gli operatori sanitari all’uso delle tecnologie individuate. La terza fase consiste nell'implementazione sul territorio transfrontaliero delle nuove tecnologie. Sarà eseguito un monitoraggio costante delle attività per migliorare e correggere i prodotti e rendere efficace l'intervento e garantire la sua continuità.
L’approccio innovativo, transfrontaliero e multidisciplinare del progetto garantirà la creazione e l’adozione di nuove buone pratiche nei servizi sociosanitari per migliorare la qualità di vita dei cittadini. Ciò consentirà anche di aumentare il numero di soggetti presi in carico, soprattutto nelle zone rurali, montane e lontane dalla costa, favorendo un accesso ai servizi più equo e ottimizzando i tempi di attesa. Il progetto ambisce a ridurre la necessità di mobilità verso le grandi città migliorando così le condizioni di vita anche nelle aree scarsamente popolate.
L’evento, che si concluderà con un light lunch, è organizzato dall'Asl1 Imperiese in collaborazione con l'Università degli Studi di Genova, il Centre Hospitalier Universitaire de Nice e l'Université Côte d’Azur.