"Antigone" di Jean Anouilh, un riadattamento della celebre tragedia omonima di Sofocle, il 1°marzo alle 21 andrà in scena all'ex chiesa Anglicana a Bordighera.
Attraverso una regia e un riadattamento in chiave metateatrale, lo spettacolo teatrale della Compagnia Ganimede riflette sul sentirsi piccoli e impotenti di fronte ai giganti che ci circondano, sull’importanza del rimanere fedeli a sé stessi, alle proprie idee, alla propria storia. "Antigone, volendo interpretare la sua parte, per offrire la sua versione dei fatti, ed è questo a far di lei un’attrice vera e propria, si rivolge al pubblico per fargli capire che il nostro scopo dovrebbe essere quello voler esistere, non di limitarsi ad apparire come semplici comparse" - fa sapere la Compagnia Ganimede che, dopo aver debuttato al teatro "Angelo Mariani" di Sant'Agata Feltria e dopo il recentissimo successo riscosso al "Teatro Dehon" di Bologna, tornerà sul palcoscenico con "Antigone" di Jean Anouilh nella città delle palme. Lo spettacolo è stato prodotto dalla casa di produzione cinematografica AleoFilm, per volontà del suo presidente, Alessandro Leo.
“Spesso nelle nostre vite può capitare di sentirci oppressi dalle aspettative della società, dai percorsi formativi e lavorativi che vengono considerati convenzionali quando chiunque dovrebbe seguire le proprie ambizioni, da una disparità su tante tematiche che, incredibilmente, nel 2024 è ancora presente" - dice il regista Tommaso Grassano - "La storia di Antigone, oltre alla bellezza drammaturgica, è un invito a combattere per ciò in cui si crede rimanendo sé stessi, sé stesse, fino in fondo. Lo faremo con un approccio metateatrale, poiché tutti e tutte noi, spesso, ricopriamo un ruolo che sembra essere affidato da qualcuno quando invece dovremmo decidere in maniera autonoma il costume da indossare e chi essere nello spettacolo della nostra vita”.