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Politica | 22 febbraio 2024, 14:47

Ventimiglia: "Fermiamo la follia di tutte le guerre', presidio sabato prossimo della CGIL Imperia e della Scuola di Pace

Si terrà dalle 10 alle 12, di fronte al Mercato coperto (angolo Via della Repubblica e Via Roma)

Ventimiglia: "Fermiamo la follia di tutte le guerre', presidio sabato prossimo della CGIL Imperia e della Scuola di Pace

Sabato prossimo, 24 Febbraio 2024, dalle 10 alle 12, di fronte al Mercato coperto di Ventimiglia (angolo Via della Repubblica e Via Roma). Si terrà un presidio della CGIL Imperia e della Scuola di Pace di Ventimiglia per chiedere stop alla guerra.

“Le guerre si stanno susseguono con ritmo ed intensità crescente – intervengono Tiziano Tomatis (Cgil), e Matteo Lupi (Scuola di Pace) -. Hanno un inizio ma non una fine, incrementando soltanto la produzione e il commercio di armamenti. Stati e Governi non hanno la capacità di prevenire e gestire i conflitti con gli strumenti della diplomazia e della politica, per far applicare e rispettare le convenzioni e il diritto internazionale. La guerra è diventata o tornata ad essere uno strumento di regolazione dei conflitti tra le popolazioni, mettendo a rischio la sopravvivenza dell’intero pianeta.

Da due anni continua la guerra in Ucraina, già centinaia di migliaia di morti, milioni i profughi in fuga e gran parte del paese distrutto in Medio Oriente, 1200 vittime e più di 200 ostaggi, dopo l’atroce attacco di Hamas del 7 ottobre 2023, bombardamenti sulla striscia di Gaza da parte del governo israeliano che ha provocato, fino ad oggi, la morte di 24000 palestinesi, tra cui bambini donne e anziani e alla distruzione di ospedali, scuole e abitazioni civili. Subendo inoltre il taglio dei rifornimenti di carburante, cibo, acqua, assistenza sanitaria. In Siria, si contano centinaia di morti dopo tredici anni di guerra. In Africa, schiacciate le speranze di democrazia e di libertà dal perdurare dei conflitti e dal neocolonialismo

 

L’unica via per fermare questa follia criminale delle guerre e eliminare il rischio di un conflitto nucleare, è soltanto quella di unire le forze, assumerci le responsabilità civiche e democratiche, schierarsi attivamente per la pace, per il diritto internazionale, per la riconversione civile e sostenibile dell’economia, promuovendo la cooperazione e la sovranità dei popoli.

Dobbiamo, tutti insieme, costruire una società globale pacifica, nonviolenta, responsabile, per consegnare ai nostri figli un mondo migliore. Senza la pace non ci sarà giustizia sociale e climatica, non potrà esserci lavoro dignitoso e neppure piena democrazia. La guerra non è mai una soluzione e l’orrore non deve diventare un abitudine”.

 

C.S.

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