Attualità - 17 febbraio 2024, 11:04

Lupi sempre più pericolosi nell'entroterra: la Cia Agricoltori e sette sindaci scrivono a Toti e Piana

"E’ necessario predisporre i prelievi localizzati di questo animale predatore in quei contesti dove la presenza del lupo è tale da non poter giustificare alcuna forma di convivenza con le attività agricole e l’incolumità dell’uomo"

La Cia Agricoltori della provincia di Imperia, insieme ai sindaci di Villa Faraldi, Diano Arentino, Diano San Pietro, Diano Castello, Cervo, Borgomaro e Triora, hanno scritto al presidente della Regione Toti e al vice presidente Piana, per chiedere un intervento urgente per arginare una situazione che ogni giorno si fa sempre più pericolosa.

“Caro Toti, caro Piana – inizia la missiva - la presenza incontrollata del lupo sul territorio regionale e l’incremento delle predazioni stanno creando danni continui agli allevatori. E’ necessario predisporre i prelievi localizzati di questo animale predatore in quei contesti dove la presenza del lupo è tale da non poter giustificare alcuna forma di convivenza con le attività agricole e l’incolumità dell’uomo. In tutti questi territori  gli avvistamenti si susseguono. Drammatica la situazione nel Comune di Villa Faraldi dove negli ultimi sei mesi ci sono state oltre10 predazioni (due negli ultimi tre giorni) di puledri e pony”.

“I numerosi avvistamenti – sottolinea Stefano Roggerone, presidente Cia Liguria - e soprattutto l’incremento delle denunce di predazione da parte degli allevatori e dei cacciatori sanciscono in maniera inconfutabile una situazione che è ormai fuori controllo. Il fondo regionale che gestisce le risorse per gli indennizzi alle aziende agricole e zootecniche per i danni arrecati dalla selvaggina e dai carnivori è ormai quasi totalmente impegnato per far fronte ai rimborsi dovuti per le predazione del lupo e non passa giorno che i nostri uffici non ricevano le testimonianze disperate di numerosi detentori di animali, da allevamento o da compagnia, oggetto delle attenzioni  del predatore”.

Alcune segnalazioni sono state fatte anche da privati cittadini che, in prossimità dei centri abitati, hanno avuto il  non gradito incontro con alcuni esemplari evidentemente confidenti e per questo molto più pericolosi per l’uomo.

“ Di fronte a questo quadro – conclude Stefano Roggerone - riteniamo che sia più che mai opportuno, a tutela degli interessi della categoria degli allevatori e dei cacciatori, così come per ragioni di pubblica sicurezza, che la Regione Liguria avvii le procedure per predisporre i prelievi localizzati del lupo in quei contesti dove la presenza del predatore è tale da non poter giustificare alcuna forma di convivenza con le attività e l’incolumità dell’uomo”.

Redazione