“Si leggono entusiasmanti comunicati stampa sulla nuova quarta corsa che dal 02 (forse meglio il 1) aprile sarà in funzione sulla Ventimiglia-Cuneo. Ma ci rendiamo conto che sono solo briciole rispetto a quanto ha bisogno questa linea internazionale, rispetto a tutto ciò che è necessario affinché si possa ritornare indietro di 40 anni e viaggiare a velocità normali, con orari normali, con materiale ferroviario normale”. Ad intervenire è Sergio Scibilia, presidente della AGB (associazione Giuseppe Biancheri).
“Ma ci rendiamo conto - continua Scibilia - i danni che ha compiuto la politica regionale piemontese con ‘I Rami secchi’ che ha distrutto il sistema di collegamenti ferroviari della Granda e della Val Roya. Ci rendiamo conto che ad oggi abbiamo una Convenzione di gestione della linea del 1970, scaduta e che i due paesi Italia e Francia si sballottano uno con l’altro. Ma ci rendiamo conto che i viaggiatori pagano un biglietto per dei treni sporchi, senza bagni funzionanti e sempre pieni! Ma ci rendiamo conto che ci fanno pagare un biglietto per un treno che viaggia alla velocità degli elefanti di Annibale appesi lungo le Alpi! La quarta corsa è un palliativo, è un’aspirina per curare una grave malattia. Smettiamola di farci prendere per i fondelli. La AGB chiede alle regioni Liguria e Piemonte di rappresentare in modo dignitoso i propri territori e svegliare Roma. Di briciole ne abbiamo abbastanza”.