La pioggia ferma solo in parte la marea di appassionati che ha invaso Sanremo nei giorni clou del 74° Festival della Canzone Italiana. È quanto emerge analizzando i flussi di persone che hanno interessato le vie del centro nei giorni dell’evento più atteso della televisione italiana. E quest’anno, per la prima volta, la festosa invasione della Città dei Fiori non ha riguardato solamente il sabato, ma si è estesa sino al tardo pomeriggio della domenica.
Nel 2023 il sabato del Festival fece registrare circa 150 mila persone in centro, dato che quest’anno non è stato raggiunto o superato per via del meteo avverso. La prima metà della giornata è stata fermata dalla pioggia, condizione meteo che ha anche spinto gli operatori del mercato bisettimanale a tenere i banchi chiusi. Allo stesso tempo, anche Confcommercio ha annullato la prima giornata di ‘Saldi di Gioia’. Due decisioni che, per forza di cose, hanno parzialmente ridotto le presenze in centro. Pochi anche i francesi.
Ma la novità del 2024 è la presenza di turisti e appassionati ‘spalmata’ su più giorni e su più location in città. Sanremo è stata presa d’assalto già da sabato 3 febbraio, quattro giorni prima dell’inizio del Festival. E poi, come testimoniato anche dai commercianti del centro, il flusso non si è mai interrotto anche nei giorni centrali della settimana. La vera novità di quest’anno è stata, però, l’onda lunga sino alla domenica di ‘Domenica In’. Gli amanti del Festival sono rimasti in città sino alla sera della domenica, confermando come l’edizione 2024 sia stata senza precedenti in termini di turismo.
Diversa la distribuzione dei turisti nei giorni del Festival e diversa anche la loro distribuzione in città con le location che hanno portato le persone a frequentare non solamente il centro, ma anche la zona di porto vecchio e di Pian di Nave, oltre a Villa Nobel e Villa Ormond.
Un cambio di passo che segna un nuovo punto di svolta nella storia recente della kermesse che è cresciuta di anno in anno arrivando ad attrarre in città decine di migliaia di persone da tutta Italia, tanto da arrivare a ripensare l’organizzazione del centro per accogliere flussi di persone inimmaginabili fino a qualche anno fa, quando alla voce “collaterali” si potevano contare solamente qualche evento minore. Ora il Festival diffuso è una realtà concreta e la risposta del pubblico ne è la dimostrazione.