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Attualità | 14 febbraio 2024, 11:34

Taggia: l’Argentina fa ricorso al Tar per la gestione dello ‘Sclavi’ e lancia la frecciata alla Sanremese

“A chi invece ha progetti faraonici “bussa e si toglie le scarpe prima di entrare in casa d’altri” ricordiamo che “bussare non autorizza a entrare” questa è una regola da imparare” così si legge nel comunicato della società

Lo stadio 'Ezio Sclavi' di Arma di Taggia

Lo stadio 'Ezio Sclavi' di Arma di Taggia

Inizia la battaglia legale dell’Argentina Arma per l’assegnazione dello stadio ‘Ezio Sclavi’ di Arma di Taggia. L’impianto è stato assegnato alla RTI (Raggruppamento Temporaneo di Imprese) composta dalle società calcistiche Taggia e Sanremese, procedura che non è andata giù alla società armese che già a inizio gennaio aveva manifestato il proprio dissenso.

Ora il presidente rossonero Luigi Barisciani passa dalle parole ai fatti. I legali della società hanno presentato il ricorso al Tar della Liguria. “Auguriamo che chi ha gestito finora la struttura e crede di fare ‘veramente calcio’ possa continuare a farlo ma non allo ‘Sclavi’ - si legge in una nota dell’Argentina Arma - a chi invece ha progetti faraonici 'bussa e si toglie le scarpe prima di entrare in casa d’altri' ricordiamo che 'bussare non autorizza a entrare' questa è una regola da imparare. Restiamo fiduciosi nel sistema giudiziario italiano”.

Ora la parola passa al Tar ligure che dovrà fare chiarezza sulla procedura che sarà determinante per l’attività delle società sportive della zona. Da una parte la RTI assegnataria composta da Taggia e Sanremese, dall’altra i ricorrenti.

Redazione

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