Eventi - 14 febbraio 2024, 12:59

‘Blind Eyes’ e ‘Find that Man’, i due nuovi singoli del sanremese Mariano Schiavolini, in arte Aka

Le canzoni nello stile jazz contemporaneo, riportano le classiche influenze della world music del compositore che ha lavorato con Peter Gabriel

Mariano Schiavolini

Il 9 gennaio scorso sono usciti su tutte le radio ‘Blind eyes’ e ‘Find that Man’, due nuovi brandi del sanremese Mariano Schiavolini, in arte Aka, importante artista nel panorama della world music. Le canzoni nello stile jazz contemporaneo, riportano le classiche influenze della world music del compositore che ha lavorato con Peter Gabriel.

«Le canzoni sono state registrate nello storico studio di registrazione Downtown di Johannesburg, dove hanno inciso dischi Mama Africa, ovvero Miriam Makeba, e grandi artisti africani a sostegno dei diritti umani e della pace. Il progetto è stato abbracciato da moltissimi artisti africani, che hanno dedicato il loro sentimento musicale alla causa, per la promozione della pace.

Perfino il grande coro Soweto Gospel, è stato attratto dal progetto, partecipando con intensità e feeling, e Mariano Schiavolini, ha curato la produzione per i brani di questo importante gruppo musicale internazionale.

Mariano Schiavolini in arte Aria, per l’occasione ha voluto portare in vita una serie di canzoni, che uniscono lo stile soul e spirituals con il rock progressivo e il jazz. Hanno collaborato i maggiori artisti afro americani che rappresentano il miglior sound della musica jazz di quei continenti, contaminata con il soul e il funk nello stile anni 80. Il basso è suonato da Peter Sklair bassista dei Manfred Mann’s, maestro della tecnica popping, come indicato Bernard Edwards degli Chic. Il pianoforte di Mariano intanto dialoga con il pianoforte di Paul Hanmer, cresciuto sotto l’ala di Keith Jarrett.

I due brani di Aria, in ogni caso, contengono influenze classiche derivanti da una coraggiosa sperimentazione. Nell’orchestrazione e nell’arrangiamento suonano parti di strumenti orchestrali tra i quali il clarone, e altri derivanti dalla musica medioevale e totalmente inconsueti nella musica jazz, come la piva, la zampogna, le trombe medievali, che si potranno ascoltare nel finale di “Blind eyes”, con l’aggiunta della grande voce del sax tenore di Ayo Solanke, affermato artista di gospel jazz.

In “Find that man”, si possono apprezzare nella parte centrale e nel bridge della canzone, armonie appartenenti al fado portoghese. Il tutto amalgamato dalla voce di Velvet Belle, la cantante di punta del jazz Newyorkese. Aria quindi rappresenta un nuovo jazz sperimentale, vicino alla musica rock progressiva, tutto da scoprire».

C.S.