Infermiere e salute - 11 febbraio 2024, 06:00

Il senso del vuoto: come imparare a conoscerci e conoscere gli altri

Anche quando tutto apparentemente va bene può insorgere una sensazione di insoddisfazione.

Anche quando tutto apparentemente va bene può insorgere una sensazione di insoddisfazione. In molti casi può arrivare proprio quando abbiamo raggiunto un grande obiettivo. Non basta più ciò che ci rendeva felici in passato per ritrovare serenità.

Spesso il senso del vuoto si trasforma in una sintomatologia più invasiva, come può essere uno stato depressivo o d’ansia, che richiedono una presa in carico da uno specialista. A volte non raggiunge un grado di sofferenza troppo invasivo, ma è comunque importante riflettere sul significato di questo tipo di malessere.

Quindi, come abbiamo detto, può capitare che un individuo dopo aver raggiunto ad esempio la posizione professionale a cui ha sempre aspirato, viene raggiunto da un forte senso di vuoto. Un senso di vuoto che non trova una giustificazione nel mondo esterno, poiché anche nella vita relazionale e familiare non si osservano motivi di insoddisfazione. Il soggetto, quindi, si trova ad interrogarsi sulla causa di quel senso di vuoto proprio quando ha raggiunto tutti quegli obiettivi che ha sempre desiderato. Questo tipo di sofferenza non va scacciata come un evento da evitare, ma va accolta poiché diventa la porta per un mondo altro dove possiamo ritrovare il significato profondo di noi. Jung aveva ben spiegato come la grande rimozione dell’uomo contemporaneo sia Dio, ossia il contatto con la dimensione trascendente dell’essere umano. Il senso di vuoto che proviamo è il risveglio dell’esigenza di trovare il senso di sé. Purtroppo, la visione scientista e materialista dell’epoca contemporanea ci chiude ad una visione dell’uomo ridotto ad una macchina biochimica; lo è in parte, ma non totalmente; però non si esaurisce lì l'essere umano.

L’individuo contemporaneo viaggia, usa automobili, aerei e oggetti di alta tecnologia. Gode una vita fatta di un benessere economico e materiale, un benessere però che tende più a distrarlo che ad attuarlo. Egli si trova come perso nel mondo del molteplice, patisce un’entropia che lo allontana dal centro di sé, e dal sentimento della completezza e della compiutezza; rischiando di cadere dentro al sentimento nichilista che lo getta nella disperazione. Se invece egli saprà accogliere questo sentimento di vuoto interiore, come un interrogativo a lui posto, inizierà il viaggio che lo porta alla riscoperta di sé, del mondo interiore, e quindi iniziare una nuova fase della sua vita. Diceva Sant'Agostino: la verità abita nell'uomo interiore. Ed è questa verità che ci convoca attraverso il linguaggio del sentimento dell’incompletezza di sé. Se, quindi, abbiamo il coraggio e la pazienza di penetrare nel nostro mondo interiore, troveremo quelle parole e quella visione della vita che ci fa superare il senso del vuoto, per aprirci alla serenità dello spirito.

Drs Irene Barbruni

Disclaimer:

 

Tutti gli articoli redatti dal sottoscritto, si avvalgono dei maggiori siti e documenti basati sulle evidenze, ove necessario saràMenzionata la fonte della notizia: essi NON sostituiscono la catena sanitaria di controllo e diagnosi di tutte le figure preposte,come ad esempio i medici. Solo un medico può effettuare la diagnosi ed approntare un piano di cura.Le fonti possono non essere aggiornate e allo stato dell’arte possono esservi cure, diagnosi e percorsi migliorati rispetto All’articolo.Immagini, loghi o contenuti sono proprietarie di chi li ha creati, chi è ritratto nelle foto ha dato il suo consenso implicito alla Pubblicazione.Le persone intervistate, parlano a titolo personale, per cui assumono la completaResponsabilità dell’enunciato, e dei contenuti.

 

Il sottoscritto e Sanremonews in questo caso non ne rispondono.L’Infermiere è un professionista sanitario laureato il cui compito è la somministrazione della cura, il controllo dei sintomi e la Cultura all’ Educazione Sanitaria.

 

Roberto Pioppo.