La serata dedicata alle cover della settantaquattresima edizione del Festival di Sanremo ha fatto discutere: al primo posto, infatti, si è posizionato Geolier, rapper di Secondigliano, che insieme a Guè, Luchè e Gigi D’Alessio ha consacrato la napoletanità con un medley contenente Brivido, O’ primmo amore e Chiagne. Il risultato della serata è stato determinato dalle preferenze espresse dal pubblico attraverso il televoto e dai voti della sala stampa e dei rappresentati delle radio.
Al momento della proclamazione, il Teatro Ariston non ha accolto di buon grado la classifica, fischiando e abbandonando la platea mentre l’artista ventitreenne stava nuovamente cantando sul palco insieme ai suoi ospiti.
“Esibirsi davanti all’Ariston che fischiava - ha detto l’artista - è stato difficile, ma è un parere. Si può applaudire come no. Mi ha colpito molto l’esibizione di Annalisa, quella di Angelina per cui addirittura anche mia madre faceva il tifo. Mi ha emozionato molto”.
A proposito della vittoria durante la serata cover di ieri, venerdì 9 febbraio, Geolier prosegue: “Ieri sera non ho vinto io, ha vinto il rap, ne sono felice”.
“Quello che abbiamo fatto - ha spiegato ancora - lo abbiamo fatto seguendo le nostre idee. Siamo partiti dal rione, non è mai cambiata la nostra prospettiva. Ai ragazzi vorrei dire di pretendere il futuro che gli spetta e non aspettare che glielo diano, perché nessuno regala niente”.
Ancora, parlando dell’esibizione di ieri sera: “Non penso ci sia ‘razzismo’. Ama ha scelto me con la mia lingua napoletana. Se ci fosse stato un altro cantante con un testo in dialetto, se gli fosse piaciutolo avrebbe portato lo stesso. Non esiste il razzismo nord-sud. Il mercato italiano sta diventando rap perché i ragazzi si sentono rappresentati da questa musica”.
Una vittoria discussa, che ha stravolto i pronostici delle ore precedenti che volevano Angelina Mango trionfare con ‘La rondine’. A chi chiede se non si sente in imbarazzo visto l’altissimo livello di alcune esibizioni della serata, “Non mi sento di aver rubato al vittoria, la mia fanbase mi ha supportato”.
Geolier è in gara alla kermesse con il brano I p’ me, tu p’ te, dedicato a un fan di diciassette anni morto da pochi giorni per un tumore che non gli ha lasciato scampo.