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Politica | 02 febbraio 2024, 14:46

Caso "bottegai", parla Gianni Donetti: “Parole usate in senso improprio e strumentale”

E poi: “Sono di modesta estrazione sociale, una condizione di cui non mi sono mai vergognato, sono una persona aperta a tutti, con un saluto e con un sorriso per tutti”

Alla destra del logo il notaio Gianni Donetti

Alla destra del logo il notaio Gianni Donetti

Questa amministrazione ha bisogno di un sindaco che abbia girato il mondo e che non sia un bottegaio”. È questa la frase incriminata pronunciata da Gianni Donetti, notaio matuziano schierato al fianco del candidato sindaco del centrodestra Gianni Rolando, durante la presentazione del simbolo della lista “Sanremo domani”.
Un’uscita che non è andata giù ai suoi principali contendenti Alessandro Mager e Fulvio Fellegara che si sono sentiti toccati nel vivo e hanno chiesto a Gianni Rolando di prendere le distanze dalle considerazioni del suo sostenitore, seduto al suo fianco durante la presentazione del simbolo.

Gianni Rolando per il momento non commenta, mentre il suo sostenitore Donetti spiega così la propria considerazione: “Sono state utilizzate negativamente le mie affermazioni, in senso improprio e strumentale. Raccomando, a chi è interessato e in buona fede, di riascoltare la registrazione integrale del mio intervento. Non mi hanno stupito le affermazioni del candidato sindaco Fellegara, che non mi conosce e ha commentato un paragrafo giornalistico riassuntivo ed estrapolato da un contesto più ampio, ma mi hanno stupito i commenti positivi di alcune persone che mi conoscono da molti anni e forse mi stimano anche per essersi interfacciati con me a livello professionale”. 

Sanno che sono di modesta estrazione sociale, una condizione di cui non mi sono mai vergognato - prosegue Donetti - nato in una frazione di Sanremo, con un genitore impiegato e una madre casalinga, che hanno fatto comprensibili sacrifici per farmi studiare. Sanno, perché mi conoscono, che sono una persona aperta a tutti, con un saluto e con un sorriso per tutti, in modo particolare per le persone più deboli e per le persone semplici che mi piace incontrare perché ricordano i miei genitori. In ultimo, sanno che sono tutt’altro che presuntuoso. Ho sicuramente una colpa, di non conoscere a sufficienza le insidie e i veleni che a volte caratterizzano le campagne elettorali”.

Oltre a questa doverosa premessa - si legge ancora nella nota - ribadisco con fermezza il pensiero che ho espresso, perché nessuno ho mai sognato di offendere. Mi sono riferito, nella mia esposizione, alla persona del candidato sindaco Rolando, che ritengo essere, per storia di vita e per storia professionale, una persona che ama e ha a cuore il futuro della nostra straordinaria città. Una città che ha bisogno di ragionare in grande con nuove opere strategiche, a condizione che esse abbiano una ricaduta su tutti gli strati sociali, dai più forti ai più fragili, creando soprattutto nuovi posti di lavoro per i nostri giovani”.

È questo il mio pensiero, il mio sogno, e anche l’augurio che ho rivolto con il mio intervento, a tutti i miei concittadini perché sono certo che da sindaco, Gianni Rolando non ragionerà, come si suol dire, per i propri “interessi di bottega” ma per il bene di Sanremo - conclude Donetti - chiarito questo, credo che i nostri commercianti non abbiano bisogno di difese, ma, come dice Gianni Rolando, di un grande piano di valorizzazione della nostra città, a cominciare da un forte sostegno ai negozi di vicinato, straordinario presidio di socialità e sicurezza. A tutti loro va la mia stima perché, di fatto, sono imprenditori, una linfa vitale che dà un grande contributo alla nostra città”.

Pietro Zampedroni

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