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Eventi | 31 gennaio 2024, 12:45

Con il Festival 2024 finisce l’era del binomio Amadeus-Biancheri, la Rai lavora al futuro: “Abbiamo creato un Dna”

La presentazione delle iniziative di “Tra palco e città” è stata occasione anche per fare il punto in ottica 2025. L’AD Tagliavia: “La qualità del lavoro che svolgono i protagonisti tende a rimanere nel tempo”

L'amministratore delegato di Rai Pubblicità, Gian Paolo Tagliavia

L'amministratore delegato di Rai Pubblicità, Gian Paolo Tagliavia

Non bisogna negarlo, il Festival di Sanremo 2024 sa di “gran finale” per diversi aspetti. Chi vive quotidianamente in città sa bene che sarà l’ultimo, dopo 10 anni, dell’amministrazione guidata dal sindaco Alberto Biancheri e, salvo clamorosi ribaltoni, sarà l’ultimo anche per Amadeus in veste di conduttore e direttore artistico.
Questa mattina la presentazione dell’articolato programma di “Tra palco e città” ha spinto ovviamente a riflessioni anche per il futuro delle iniziative quando cambierà l’amministrazione comunale e cambierà insieme a lei anche la direzione artistica della kermesse.

Non è un segreto che l’asse Amadeus-Biancheri sia stato il motore di gran parte delle novità nate in città negli ultimi anni. Su tutti il palco di piazza Colombo. La domanda, quindi, è d’obbligo: come sta lavorando Rai Pubblicità per portare avanti le iniziative al di fuori dell’Ariston anche quando cambieranno due dei pilastri della settimana festivaliera?

La qualità del lavoro che svolgono i protagonisti tende a rimanere nel tempo - ha risposto l’amministratore delegato di Rai Pubblicità, Gian Paolo Tagliavia - non amo quando si dice che un professionista lascia una eredità, perché l’eredità è un concetto poco produttivo, preferisco “c’è il Dna”. Mentre l’eredità può essere dissipata, il Dna rimane dentro e penso che la qualità di quello che abbiamo realizzato in questi quattro anni ha creato un Dna che sarà molto produttivo nel tempo. Vediamo una continuità da parte degli investitori pubblicitari che hanno puntato su “Tra palco e città”, sono sempre più o meno gli stessi. Questo è un segnale molto significativo. Facciamo bene quest’anno, poi penseremo al prossimo”.

Pietro Zampedroni

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