“Il 27 gennaio di 79 anni fa veniva liberato il campo di sterminio di Auschwitz, che spalancava i suoi cancelli sull’abisso di un orrore progettato, costruito e realizzato da uomini come gli altri, nel cuore di un’Europa in cui sembravano dominare ragione, scienza e cultura”.
Interviene in questo modo il circolo del PD a Ventimiglia, in occasione della ‘Giornata della Memoria’. “Lo sterminio meticolosamente programmato degli ebrei – prosegue - dei ‘diversi’, degli ‘indesiderati’, degli oppositori politici che avvenne nel corso della Seconda guerra mondiale ad opera dei nazisti - con il ligio e attento contributo del fascismo italiano - resta il più grave e spaventoso eccidio della storia dell’umanità e impone, a tutti noi, il dovere della memoria”.
“Perché, per dirla con Primo Levi, termina il PD frontaliero: “se comprendere è impossibile, conoscere è necessario, perché ciò che è accaduto può ritornare, le coscienze possono nuovamente essere sedotte ed oscurate: anche le nostre”.