Politica - 23 gennaio 2024, 12:15

'Arena Sanremo': ieri la presentazione, "No comment" dal comune e Masu conferma "Senza non si va avanti"

Creare una struttura che possa vivere economicamente 365 giorni l’anno e poter garantire la sopravvivenza della società e la sua crescita sportiva. Ci riuscirà? Glielo auguriamo

‘Arena Sanremo’… il giorno dopo. La presentazione di quello che dovrebbe essere il nuovo stadio della città dei fiori ha portato commenti entusiastici dei presenti, ma anche le dichiarazioni del presidente del sodalizio biancoazzurro che ha lamentato l’assenza del Sindaco e dell’Assessore allo Sport.

“No comment”, in merito, da parte di palazzo Bellevue che, probabilmente, si riserva una eventuale risposta nelle sedi competenti. Il progetto è imponente e cambierebbe il volto della zona ad Est della città dei fiori. In molti si sono posti il problema dei parcheggi, al quale il presidente Masu ha di fatto già risposto proprio nella serata di ieri. Un’idea ambiziosa che, secondo il numero uno di corso Mazzini, avrebbe già i finanziatori di quei 113 milioni di cui si è parlato.

Masu ha chiaramente detto: “Lungi da me fare polemica ma, per quanto riguarda il Sindaco voglio sottolineare che è stato il fautore di questo progetto e che ci ha sollecitato più volte la sua presentazione. Dispiace anche per l’Assessore che è anche un tifoso. Forse avranno avuto altro da fare ma è come se, a una festa il padrone di casa ti invita e lui non c’è”.

Masu è anche intervenuto sulle voci, secondo le quali lo vedrebbero legato ad una piuttosto che a un’altra fazione politica in lizza per le prossime elezioni: “La serata di ieri e il progetto non vogliono essere propaganda elettorale e per parteggiare da una parte o dall’altra. Stessa cosa per la presunta ‘concorrenza’ all’Ariston che, per quanto ci riguarda, dovrà ospitare il Festival per altri 1.000 anni. L’Arena dovrà far dell’altro”.

Il presidente è stato poi chiaro sul futuro della Sanremese: “Lo stadio è fondamentale perché altrimenti è destinata a fallire, come è successo negli anni. Non perché i presidenti sono stati incapaci o non avevano liquidità ma perché un presidente, nel momento in cui si rende conto che non investe più ma butta via dei soldi, perde interesse”.

Parole chiare, quelle di Masu, che confermano la volontà di portare avanti il progetto dello stadio, senza il quale potrebbe abbandonare la società. Corsi e ricorsi storici per una società, quella biancoazzurra che, tolti i fasti della Serie B nel dopoguerra e la cadetteria sfiorata ad inizio anni ’80, ha poi sempre galleggiato tra C2 (quando c’era) e Serie D, con flessioni dettate dai fallimenti anche nelle serie inferiori.

Alla Sanremese servirebbe una ‘virata’ importante, sia per il blasone della città che per far tornare quell’entusiasmo agli appassionati che, indiscutibilmente, dagli anni ’80 non è più tornato. Certo, i tempi sono cambiati con il calcio in tv, ma se si guardano altre situazioni di Serie C o D c’è più passione e, conseguentemente, più spettatori. Gli incassi sono importanti e, mancando questi in occasione delle partite, Masu ha deciso di fare come si sta facendo in molte altre realtà.

Creare una struttura che possa vivere economicamente 365 giorni l’anno e poter garantire la sopravvivenza della società e la sua crescita sportiva. Ci riuscirà? Glielo auguriamo.