“Di pietra e di sogno”, un thriller ambientato a Triora ai primi dell’Ottocento, è stato al centro dell'incontro andato in scena, oggi pomeriggio, nell’ex chiesa Anglicana a Bordighera. L'autore Luciano Villa ha, infatti, presentato il suo romanzo che sarà pubblicato quest'estate.
Alcune letture degli studenti del Montale, la conversazione con l’autore e un approfondimento del progetto di crowdfunding del libro per raggiungere la quota di pubblicazione hanno caratterizzato l'incontro che rientrava nell’ambito dell'iniziativa ‘Equi...libri a Bordighera’, progetto nato grazie alla collaborazione tra il comune di Bordighera e il plesso Montale dell’Isiss Fermi-Polo-Montale. La discussione è stata intramezzata anche da diversi stacchi musicali di Luca Schiappacasse alla chitarra.
Il romanzo è ambientato nel 1812, durante l'Impero francese, nella Liguria occidentale dove la popolazione di Triora è angosciata dalla carestia e dalla scomparsa di molti fanciulli. "Un ufficiale della Gendarmeria imperiale, chiamato a indagare sui rapimenti, incappa in un manoscritto che fornisce elementi utili per le indagini, ma al contempo le complica, sollevando ipotesi inquietanti. Nel corso dell’inchiesta, il tenente Moreau affronta avversari temibili ed è irretito da tre donne misteriose. Testimone di atrocità peggiori di quelle sperimentate sui campi di battaglia, sarà travolto dalla passione e rischierà di perdersi nei luoghi oscuri della propria anima, labirintici come i vicoli del paese edificato sulla roccia" - fa sapere l'autore Luciano Villa - "'Di pietra e di sogno' è un omaggio appassionato e onirico nei confronti del 'paese delle streghe' e dell’Alta Valle Argentina. Il titolo è una perifrasi per dire Triora. Tra le caratteristiche del romanzo spiccano la varietà di generi e registri e l’ambientazione accurata dal punto di vista storico e paesaggistico ma vi è anche avventura e amore oltre all'indagine".
Luciano Villa, originario di Bordighera e residente a Sanremo, insegna Lettere presso la scuola secondaria di primo grado dell’Istituto comprensivo “A. Doria” di Vallecrosia. È legato fin dall’infanzia a Triora, il paese paterno. Ha deciso di dedicarsi con convinzione alla scrittura da circa quattro anni, nel corso dei quali, oltre al romanzo, ha scritto una decina di racconti, tra cui “Tu da una parte, io dall’altra” che ha ricevuto il secondo premio nella sezione “racconti a tema artistico” del concorso A.L.A. (Livorno, 2023) ed è stato pubblicato nella relativa antologia. "Dopo decenni di letture e visioni ho sentito che era giunto il momento di raccogliere la sfida della scrittura, sempre vagheggiata e troppo a lungo rimandata" - racconta l'autore Luciano Villa - "L’idea era di reinventare l’amata Triora attraverso una vicenda fantastica, costruendo con cura il contesto storico-ambientale e utilizzando un linguaggio all’altezza. Per me scrivere vuol dire aver trovato una dimensione in cui riesco a fare quello per cui esisto. Ho trovato la cosa che mi viene bene e mi fa stare bene. E' la mia strada". Ai ragazzi presenti Villa ha consigliato: "Scrivete di più, esprimete liberamente voi stessi".