Attualità - 17 gennaio 2024, 07:14

Sanremo: per il Festival arriva in città il mortaio della discordia, Regione sotto attacco per la campagna pro-pesto da mezzo milione di euro

L’installazione era finita anche nel mirino di Fiorello: “Chi avrà avuto questa idea?”. Poi la sentenza di Oliviero Toscani: “Una schifezza”

Il mortaio gonfiabile sul Tamigi a Londra

Mezzo milione di euro. Tanto è costata la campagna del mortaio gonfiabile che Regione Liguria portato prima a Londra (costo dell’operazione: 40 mila euro) e poi a Sestriere in un vespaio di polemiche. Ora, ovviamente, non poteva mancare Sanremo e la sua settimana del Festival. Nei giorni della kermesse il mortaio a peso d’oro sarà in città e, molto probabilmente, sarà posizionato tra i due porti, sulla spiaggia dell’Arenella. Smentite, quindi, le voci che ipotizzavano l’installazione su una chiatta galleggiante, come già visto a Londra.

La campagna di Regione Liguria per la promozione del pesto ha fatto il giro di tutta Italia e se le vibranti proteste degli oppositori politici non sono certo arrivate a sorpresa (il Pd l’aveva definita “una boiata”), più ficcanti sono state quelle di rappresentanti del mondo dei media e della pubblicità.

Fiorello, in particolare, aveva attaccato durante una puntata di ‘Viva Rai2!’: “Hanno portato un mortaio gigante sul Tamigi, sembra che la Liguria abbia esaurito tutto il basilico. Speriamo che gli inglesi non decidano di risponderci mandando una nave di porridge sul Tevere, saremmo in guai seri. Chi avrà avuto questa idea? Forse volevano davvero promuovere la Liguria…chissà cosa penseranno gli inglesi. La logica è chiara: vedono il pesto galleggiante e corrono in Liguria”. Ora, a Sanremo, Fiorello rivedrà molto da vicino il mortaio gonfiabile che farà “bella” mostra di se in mare davanti alla Città dei Fiori, dove lo showman condurrà le puntate speciali del suo format in occasione del Festival.

Alle parole di Fiorello aveva replicato direttamente il governatore Giovanni Toti: “Il nostro mortaio gigante sul Tamigi ha ottenuto un incredibile successo. Ringraziamo Fiorello per la sua ironia e lo invitiamo a visitare la Liguria per imparare a preparare il vero pesto”.

L’ultima parola, anche per competenza ius materia, spetta a Oliviero Toscani, colonna della fotografia pubblicitaria su scala internazionale, che definì l’operazione di Regione Liguria “una schifezza”.

Adesso tutto il baraccone di polemiche, accuse, difese e ironie è pronto a sbarcare (nel vero senso della parola) a Sanremo.