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Attualità | 05 gennaio 2024, 15:31

Imperia, con il progetto 'Tutti a tavola! Però ...la stessa' consegnati 1.900 pasti a domicilio a soggetti fragili nel 2023

I numeri del progetto raccontano di 1.900 pasti a domicilio consegnati, 240 ‘spese personalizzate’ acquistate e 380 ore di volontariato dedicate dalle associazioni di 'Terzo Settore'

Imperia, con il progetto 'Tutti a tavola! Però ...la stessa' consegnati 1.900 pasti a domicilio a soggetti fragili nel 2023

Si è concluso il progetto comunale ‘Tutti a tavola! Però... la stessa’, che ha ottenuto l'approvazione e il cofinanziamento del Bando ‘Recreate’ da parte della Fondazione Carige per 21.250 euro complessivi, volto alla promozione del recupero, della distribuzione e dell’Educazione Alimentare.

I numeri del progetto raccontano di 1.900 pasti a domicilio consegnati, 240 ‘spese personalizzate’ acquistate e 380 ore di volontariato dedicate dalle associazioni di 'Terzo Settore'. Il progetto ha sostenuto persone con limitata autonomia psicofisica e sociale fornendo loro aiuto, supporto e beni di prima necessità, quali la fornitura e consegna di pasti a domicilio e la distribuzione di generi alimentari specifici da far confluire in ‘spese personalizzate’.

A tal fine, è stato affidato alla società in house Seris la preparazione di pasti (primo, secondo con contorno), la cui distribuzione è stata garantita dal volontariato. “Siamo molto soddisfatti dei risultati di questo progetto - commenta l'assessore alla Comunità Solidale Laura Gandolfo - che ha permesso a persone e famiglie in difficoltà di avere assistenza per un bene così primario come il cibo e che va nell'ottica della città solidale indicata negli indirizzi di governo, illustrati dal sindaco Claudio Scajola in consiglio comunale. Dai risultati emerge che il progetto ha soddisfatto le esigenze di almeno il 25% di anziani e disabili che, senza una rete di sostegno ed assistenza, rischiano di essere sempre di più emarginati. Il Comune di Imperia sta garantendo a circa 120 persone servizi di assistenza domiciliare generica e tutelare e, a circa 20/25 di queste (anziani soli, non autosufficienti, a basso reddito), anche l'ospitalità in due strutture organizzate secondo spazi e tipologie familiari per permettere agli anziani di restare nel proprio contesto sociale”.

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