“Puntualmente arrivano i disastri a cura delle società che gestiscono le nostre tratte autostradali, con code interminabili. Da troppi anni assistiamo inermi a enormi disagi di chi è costretto a stare fermo in macchina ore intere per poter raggiungere o tornare da località turistiche, da mete internazionali”.
Interviene in questo modo il segretario di Confesercenti, Sergio Scibilia, dopo le lunghe code di ieri sulla A10 Genova-Ventimiglia. “Uno spettacolo pubblico indegno – prosegue - che supera ogni show in diretta, ogni sforzo fatto per attrarre turisti, sacrifici per accogliere con tutti i crismi dettati dal buon senso. Tutto buttato a catafascio, una infrastruttura a pagamento, un servizio che dovrebbe essere garantito, diventa un incubo. Confesercenti si unisce alle urla di dolore che arrivano dai social, dai quotidiani, persino dai Palazzi del potere. Nessun colpevole, tutti a gridare, nessuno a chiedere scusa, a provare un po’ di pubblica vergogna”.
“In questo modo fare economia nei nostri territori diventa sempre più difficile, siamo in area depressa. Tratti di linee ferroviarie vecchie allungano i tempi normali di collegamento con le grandi città, autostrade ridotte a velocità dei pedoni, condizioni contro natura. Come ogni anno tutto verrà archiviato nella pagina dei mugugni, le tariffe autostradali aumentano, le code prima o poi finiranno. Tutto per non cambiare niente, Gattopardo docet”.