Il Presepe di Dolcedo, allestito nella navata sinistra della chiesa di San Tommaso, nasce da un'idea del Parroco don Carmelo Licciardello: un nuovo allestimento rispetto agli anni precedenti che potesse coinvolgere maggiormente i visitatori con tre ambientazioni diverse. Il Parroco si è avvalso della collaborazione di molti volontari, tra cui Stefano Cassiano ed una ragazza che da anni costruisce case e figure da presepe.
"La scena centrale è quella classica della natività con la Sacra Famiglia, la capanna, gli Angeli e i pastori, immersa in una natura agreste e animata dall'alternarsi della notte e del giorno, segnalato dal canto degli uccellini, e del tramonto e dell'alba, annunciata dal canto del gallo. La pioggia con i fulmini cede il passo alla neve, quando le case si illuminano per il sopraggiungere della sera, il comignolo spande la leggerezza del suo fumo, scoppietta il fuoco, spunta la luna e la cometa appare. La scena a sinistra rappresenta la città che ignora la nascita di Cristo, perché è concentrata soltanto sul benessere ed il divertimento, rappresentati dalla giostra con il carillon, i regali e i passatempi; il Natale ha perduto la sua sacralità: la figura centrale è diventata Babbo Natale che porta i doni.
La struttura geometrica, fredda nei colori e nei materiali che simulano cemento e asfalto, si contrappone al semplice mondo rurale dove dominano le pietre di tufo, i licheni, il muschio, gli ortaggi, gli animali da cortile. La scena a destra rappresenta la guerra: non solo quella recente di Gaza, ma anche gli altri conflitti nel mondo, presenti e passati, alimentati dall'odio tra i popoli. Il paesaggio evoca soltanto distruzione, morte e sofferenza: è un ambiente squallido, estraneo al messaggio di giustizia, di solidarietà e di amore tra gli uomini.
Le immagini che scorrono sul monitor ci presentano scene delle tante guerre a cui abbiamo assistito, noi fortunati, soltanto come lettori di libri o spettatori di cinema e televisione, ma sono le immagini terribili che risuonano per le grida dei bambini, delle madri, dei feriti, illuminate soltanto dalle bombe e dagli spari. Vi aspettiamo numerosi per condividere con la gioia del Natale anche un momento di riflessione".
Il presepe si può visitare ogni giorno dalle 9.00 alle 19.00.