“Che l'Anpi di Sanremo non fosse in cima ai pensieri di codesta amministrazione lo avevamo già sospettato’, anzi capito da tanto tempo. Per noi era risultato già molto evidente quando l'allora l'assessore Nocita ci aveva mostrato come unico spazio individuato per la nostra sede lo ‘stanzino delle scope’, all'ultimo piano del Museo di piazza Nota, e ne abbiamo avuto costante rigorosa conferma nel corso degli anni successivi, quando alle nostre ripetute richieste mai ci fu neppure una risposta esplicita, ma sempre solo ipocrite assicurazioni e inviti ad attendere fiduciosi”.
Interviene in questo modo l’Anpi di Sanremo con il suo presidente Amelia Narciso. “Abbiamo aspettato – prosegue - non fiduciosi ma obbligati, per giungere alla non inattesa sorpresa che comunque codesta amministrazione aveva da sempre una lista di associazioni ben più meritevoli della nostra e di altre, dimenticate come noi, a cui affidare una sede dignitosa, inaugurata pochi giorni fa, con la partecipazione di assessori fieri di consegnare a queste associazioni le chiavi della nuova sede, senza tra l'altro far pervenire, chissà perché, un cortese invito a noi alla partecipazione dell'evento da parte del sindaco, come di solito avviene in automatico in tali casi. Non servono altre parole e commenti ulteriori: il nostro statuto ci impegna a mantenere la memoria della nostra Costituzione e alla sua difesa, semmai ci spiace constatare che per sindaco, assessori e amministrazione tutta di Sanremo questo compito non rientra nei meriti dell'Anpi, non valorizza abbastanza il nome della città di Sanremo, non c'è stato meritevole impegno in servizi culturali e umanitari”.
“Quindi una promessa e un impegno da parte di tutti noi – termina Amelia Narciso - ogni angolo della città sarà nostra sede, ogni luogo diventerà sede dell'Anpi, perché non si dimentichi che se oggi un'amministrazione può esistere e decidere liberamente, questo lo si deve alla Costituzione, di cui l'Anpi dal lontano 1945 è fiera custode”.