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Attualità | 30 dicembre 2023, 12:50

Stangata di inizio anno, viaggiare in autostrada nel 2024 sarà più costoso

La "sorpresa" per gli automobilisti arrivava a poche ore da Capodanno, ma non ci saranno rincari sull’Autofiori e sull'A6

Stangata di inizio anno, viaggiare in autostrada nel 2024 sarà più costoso

La brutta sorpresa è contenuta in un articolo inserito nel decreto Milleproroghe approvato dal Consiglio dei ministri. Viaggiare in autostrada costerà di più, ma non sull’Autofiori e sull'A6.

Si pagherà di più invece per viaggiare tra Savona e Genova. Le indiscrezioni parlavano di un rincaro delle tariffe tra il 2% e il 2,5%, con il dato finale che si è attestato praticamente nel mezzo: +2,3%.

Negli anni passati l'aumento dei pedaggi autostradali avveniva quasi in automatico, ma dopo il crollo del ponte Morandi a Genova gli incrementi sono stati congelati per quattro anni.

Dal 1° gennaio del 2023, gli aumenti sono ripartiti grazie al decreto firmato da Salvini e Giorgetti: +2% all'inizio dell'anno e a luglio un nuovo incremento di un ulteriore 1,34%.

Come riporta il Sole 24 ore, sicuramente non subiranno aumenti i pedaggi lungo le autostrade A24-A25 Roma-L’Aquila-Teramo e diramazione Torano-Pescara. Infatti, l'accordo tra il governo e il gruppo Toto, che ha ottenuto la concessione delle autostrade laziali e abruzzesi a partire dal 1° gennaio 2024, prevede tariffe "bloccate" fino al 2032. Resta da capire anche cosa succederà nei tratti gestiti dalla concessionaria Autostrada del Brennero, le cui tariffe sono aumentate soltanto una volta tra il 2014 e il 2023, nell'anno 2018.

Per il 2024, secondo il meccanismo di calcolo previsto dalla concessione, dovrebbe arrivare un aumento del 2,29%, Una variazione che però deve essere ancora confermata.

L'aumento dei pedaggi autostradali previsto a partire dal 1°gennaio 2024 ha scatenato le reazioni delle associazioni dei consumatori. Una nuova stangata che va ad aggiungersi alla lunga lista di rincari che già coinvolgono le famiglie italiane, come ricorda Carlo Rienzi, presidente del Codacons: "Dopo RC auto, telefonia, alimentari, gli italiani dovranno mettere in conto a partire dal prossimo anno anche i rincari delle autostrade, una ulteriore voce di spesa che inciderà sulle tasche dei consumatori. Con l'aggravante che a pedaggi più salati non corrisponde un miglioramento dei servizi resi agli utenti, come dimostrano i continui disservizi su tutta la rete, i cantieri infiniti, le lunghissime code che imprigionano gli automobilisti. Al contrario il costo dei pedaggi, a fronte dei gravi disservizi registrati sulle autostrade nel 2023, sarebbe dovuto scendere come forma di indennizzo in favore degli automobilisti lesi".

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