Nelle ultime 24 ore ci sono state, come sempre, performance eccellenti da parte di alcune criptovalute e altre meno valide: la migliore è stata quella di Bitcoin SV, che ha registrato un importante 42,50%, ed è scambiato oggi a $89,41. A seguire WOO di WOO Network, con un +18,87% e il +13,50% di ARB.
Chi perde quota sono invece BONK, con -14,56%, Stacks con -7,87% e MINA con -7,76% nelle 24 ore. Tra le prevendite, quelle di BTCMTX e MK si dimostrano andare molto forte con il raggiungimento rispettivamente di $6,4 milioni e $5 milioni.
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BSV, WOO e ARB in salita
Tra gli asset con la migliore performance nelle 24 ore spicca Bitcoin SV, che registra un +42,50% e che prosegue dopo l’intervento di Binance, che ha listato qualche mese fa i futures perpetui di BSV con leva finanziaria di 50x, attirando l’interesse dei trader.
La corsa rialzista di BSV è iniziata lo scorso 15 ottobre, quando l’hard fork di Bitcoin ha toccato $41,50. Oggi però il movimento al rialzo ha toccato il massimo, con una crescita nei 7 giorni superiore all’81%.
Bitcoin SV (BSV) è nato nel 2018 come risultato di un hard fork della rete Bitcoin Cash (BCH), che si era discostata dalla blockchain BTC un anno prima. Oggi BSV è scambiato a $89,41.
Sale anche WOO, con un +18,87% nelle 24 ore, oggi scambiato a $0,4839: la piattaforma di WOO Network combina spazi di lavoro personalizzabili, funzionalità di scambio popolari provenienti da più settori e una criptovaluta creata ad hoc.
Nata da Kronos Research, la rete di WOO è un concetto all inclusive, che prende spunto sia dallo spazio tradizionale, sia dalla DeFi: l’idea è stata considerata talmente vincente che ha ottenuto dei finanziamenti da Binance Labs.
Il token WOO funziona come un token di scambio attraverso la rete, che permette di risparmiare sulle commissioni e guadagnare rendimenti tramite lo staking.
Infine ARB, con un +13,50%, token nativo di Arbitrum, che è una soluzione layer-2 in grado di migliorare le capacità di Ethereum riguardo la velocità delle transazioni e l’efficienza dei costi.
Questa rete ha suscitato grande interesse, per cui l’adozione sempre maggiore ha comportato una crescita del valore di ARB, tanto che si pensa possa toccare $2 (oggi è scambiato a $1,55).
BONK, STX e MINA perdono quota
Non ci sono invece buone nuove per BONK, che perde il 14,56%, nonostante ultimamente fosse sulla cresta dell’onda in seguito all’intenzione di Binance e Coinbase di listarlo e che ha a che vedere con il crollo di SOL, oggi in perdita di oltre il 10%, infatti BONK appartiene all’ecosistema di Solana.
Molti ritengono quindi che Solana abbia usato BONK come trampolino di lancio, per poi lasciarlo al suo destino, ma c’è anche da ricordare che quello delle criptovalute è un mercato volatile.
Il prezzo di STX oggi è di $1,45, in caduta del 7,87%: qui i rialzisti devono difendere il supporto di 1,44 dollari per evitare che STX cada ulteriormente. La struttura del mercato di MINA ha caratteristiche simili a quelle di STX: il suo valore è prima aumentato del 22,01%, ma la criptovaluta ha dovuto affrontare un rifiuto a 1,42 dollari, che l’ha portata all’ $1,27 di oggi.
Se in questo momento queste tre criptovalute sono quelle che se la passano peggio, ci sono invece due prevendite che vivono un momento molto felice: BTCMTX ha raggiunto $6,4 milioni in prevendita, mentre MK $5 milioni, per cui entrambi i token hanno buone potenzialità per esplodere con il listing.
Bitcoin Minetrix raggiunge $6,4 milioni in prevendita grazie allo stake-to-mine
Bitcoin Minetrix è un progetto che vuole innovare il settore del mining di BTC attraverso il nuovo concetto di stake-to-mine, ovvero l’uso dello staking allo scopo di fare mining di Bitcoin, senza dover affrontare spese esagerate di macchinari o energia.
Gli investitori nel progetto, attraverso lo staking del token nativo, BTCMTX, ora in prevendita al costo di $0,0125, potranno ottenere crediti per il mining, ovvero token ERC-20 non negoziabili, e accedere al mining di BTC in modo sicuro.
Il progetto infatti utilizza il cloud mining, qui verificato da Coinsult, che si distingue da altri pieni di truffatori; inoltre non è necessario depositare del denaro, in quanto basta partecipare alla prevendita, che ha superato $6,4 milioni, e acquistare almeno $10 di BTCMTX, metterli in staking e infine ottenere premi in BTC.
Il processo è molto semplice e, inoltre, i detentori di BTCMTX potranno anche approfittare di un’ulteriore possibilità di guadagno, lo staking, disponibile anche prima del termine della prevendita: basterà acquistare i token con ETH e pagare una fee di $0,015. L’APY in questo momento è del 97%, un valore notevole.
Chi vuole partecipare alla prevendita e fare stake-to-mine può acquistare BTCMTX non solo con ETH ma anche tramite USDT, BNB, MATIC o ancora una carta di credito/debito bancaria.
Questo token appare come uno dei più promettenti, visto che è collegato al mining di Bitcoin, e che, se ci saranno presto l’approvazione degli ETF spot su BTC e l’halving previsto per aprile 2024, potrà fare molto più di 10x con il listing.
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Meme Kombat supera $5 milioni in presale offrendo una doppia possibilità di guadagno
Il nuovo progetto Meme Kombat ha superato il traguardo di $5 milioni anche grazie all’interesse delle balene crypto, che vogliono investire nel token MK, uno che ha buone probabilità di esplodere con il listing visto che appartiene a un settore in crescita come quello del GameFi, che si pensa possa raggiungere $150 milioni nei prossimi anni.
Meme Kombat inoltre offre varie opportunità di guadagno, ovvero lo stake-to-earn, che permette agli utenti di ottenere guadagni passivi, mettendo in stake i token MK per almeno 14 giorni, e le scommesse sugli eventi virtuali, creati grazie all’IA.
Sulla piattaforma di Meme Kombat si svolgeranno quindi delle battaglie tra i personaggi resi noti dalle meme coin, come Pepe The Frog o Sponge, sulle quali gli investitori possono scommettere con tre modalità, PvP, PvGame e le scommesse dirette e ad azione secondaria, e ottenere così dei potenziali guadagni.
In questo momento è possibile contare su un APY del 185% che verrà maturato da subito, visto che i token MK, acquistati in presale, vengono bloccati automaticamente dal progetto, permettendo così ai primi investitori di guadagnare prima del termine della prevendita.
Le intenzioni di Meme Kombat, rese note tramite la sua roadmap, sono quelle di creare una base di utenti fedele, che possa consentire al progetto di andare avanti, e di stabilire delle collaborazioni con gli influencer del settore, in modo da rendere ancora più virale il progetto.
La tokenomica rende ancora più evidenti queste intenzioni, visto che il 50% della fornitura totale è destinato alla prevendita, un altro 30% è invece dedicato allo staking e alle ricompense per le battaglie, un 10% a fornire liquidità sui DEX e l’ultimo 10% ai premi per la comunità.
MK è quindi un token che parte da una buona base e che, se è riuscito a suscitare l’interesse delle balene crypto, può esplodere nel momento del listing, dando grandi soddisfazioni ai suoi primi investitori, con ritorni superiori anche a 10x.