E' vietato far esplodere petardi, botti e artifici pirotecnici di ogni genere a Dolceacqua, in tutte le aree pubbliche e private, se si ripercuotano sugli spazi pubblici del centro abitato, fino al 7 gennaio. Lo stabilisce un'ordinanza firmata dal sindaco Fulvio Gazzola.
"E' diffusa in tutta Italia, infatti, la consuetudine di celebrare l'ultimo dell'anno, Capodanno, con il lancio di petardi e botti di vario genere, compresi quelli di libera vendita, che possono recare lesioni e danni fisici, in alcuni casi anche di rilevante entità, sia a chi li maneggia sia a chi ne venga fortuitamente colpito" - dice il sindaco Fulvio Gazzola - "Conseguenze negative si posso determinare anche a carico di animali domestici nonché alla fauna selvatica perché, oltre a generare in loro un'evidente reazione di spavento, li porta frequentemente a perdere l'orientamento, esponendoli anche al rischio di smarrimento o investimento. Salva l'applicazione delle specifiche norme qualora la fattispecie costituisca reato, è, quindi, vietato far esplodere petardi, botti e artifici pirotecnici di ogni genere in tutte le aree pubbliche nonché in quelle private se ciò produca conseguenze di qualsiasi genere o natura che si ripercuotano sugli spazi pubblici del centro abitato del comune di Dolceacqua".
Il provvedimento, però, autorizza l’accensione dei falò natalizi, oltre che nei giorni 24, 25 e 26, anche il 30 e il 31 dicembre, il 1°, il 6 e il 7 gennaio 2024. L’inosservanza delle disposizioni del provvedimento comporta, però, una sanzione amministrativa pecuniaria che può variare da 25 a 500 euro.