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Economia | 27 dicembre 2023, 07:00

Confezioni per alimenti secchi: le soluzioni disponibili

Sono tantissimi gli alimenti secchi che vengono venduti in confezioni preparate con grande anticipo.

Confezioni per alimenti secchi: le soluzioni disponibili

Sono tantissimi gli alimenti secchi che vengono venduti in confezioni preparate con grande anticipo. Alcuni alimenti di questo tipo possono rimanere sugli scaffali di vendita anche per mesi, o addirittura anni, senza che questo vada a influire minimamente sulla loro conservazione. Si utilizzano tipologie di confezioni facili da preparare, che mantengono l’alimento fresco, come se fosse stato posto sullo scaffale di vendita subito dopo la produzione. Per fare ciò è ovvio che si devono seguire particolari accorgimenti sia durante la scelta del packaging più adatto, sia durante il confezionamento.

Confezionare prodotti da forno

Alcuni prodotti da forno sono secchi e possono essere conservati a lungo se appositamente confezionati. Stiamo parlando delle confezioni per il packaging dei biscotti, di alcune tipologie di pasticcini e dolci tipici. Le confezioni per questo tipo di alimenti sono solitamente in film plastico, perché tale materiale garantisce una caratteristica essenziale: evita che l’umidità esterna penetri all’interno, andando a intaccare la consistenza dell’alimento. Sono disponibili in commercio tante tipologie di film plastici, alcuni prodotti accoppiando più materiali, altri compostabili ed ecosostenibili. Offrono il vantaggio di avere un costo non troppo elevato e di consentire la preparazione di confezioni di qualsiasi dimensione, adatte quindi a confezionare un singolo biscotto o anche un dolce da forno di grandi dimensioni, o numerosi pasticcini.

Pasta e riso

Anche la pasta e il riso presentano alcune caratteristiche simili ai prodotti da forno per quanto riguarda il confezionamento. L’umidità è uno dei principali nemici di questi alimenti, che invece difficilmente vengono rovinati dall’esposizione ai raggi solari o alla luce in genere. Si deve però considerare che questi alimenti secchi possono rimanere su banchi di vendita per mesi, o addirittura per anni. Per questo spesso si sfruttano metodi di conservazione particolari, come ad esempio il sottovuoto. In questo caso si parte da buste in materiale plastico termosaldate, che vengono però anche svuotate da tutta l’aria presente. Questo consente di limitare lo svilupparsi di muffe e batteri, anche per periodi di tempo molto prolungati. Per formati di pasta lunghi o preparati con sfoglia particolarmente sottile si sfruttano confezioni rigide, in cartone; evitando che il formato di pasta possa essere schiacciato e rovinato durante il trasporto.

A cosa serve la confezione

Un alimento viene confezionato per evitare che il contatto con l’ambiente esterno vada a modificarne il gusto, il profumo o la consistenza. Lo tengono isolato dall’umidità, dagli odori presenti negli ambienti di produzione e di vendita, a volte anche dall’esposizione alla luce. È importante però comprendere che le confezioni devono anche evitare che vi siano contaminazioni correlate al materiale di cui sono fatte; va da sé che è necessario utilizzare materie prime adatte a tale scopo. Oltre a questo le normative prevedono che la confezione riporti varie informazioni per il consumatore. Che vanno dal nome dell’alimento al metodo di consumo, fino alla tabella nutrizionale con tutti i macronutrienti contenuti in una porzione e in 100 g di prodotto. Perché una confezione possa riportare questo tipo di informazioni, la cui natura è pervista dalle normative in fatto di sicurezza degli alimenti, è necessario che il materiale di cui è fatta sia facilmente stampabile.

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