Una storia che arriva la sera di Natale ma che racconta il ‘bene’ fatto a una dipendente del Conad Taggia dalle colleghe, per tanti mesi.
A raccontarla al nostro giornale il marito, Alessandro Lanteri: “Voglio spiegare a tutti quanto sia importante chi aiuta per sperare nel prossimo” ci ha detto. “Mia moglie lavora al Conad, all’interno del centro commerciale ‘Riviera shopville’ – prosegue - dalla sua apertura. Negli ultimi nove anni ho subito più di 25 interventi, tra un tumore maligno e una patologia che causa la chiusura delle arterie femorali, che ha portato all’amputazione di una gamba a luglio 2023. In tutti questi anni l’azienda e le colleghe sono sempre andate incontro alle esigenze di mia moglie, ma la cosa straordinaria è accaduta a luglio, poco prima dell’amputazione. Lei avrebbe preso dell’aspettativa non retribuita, mentre la Dottoressa Campagna che è una delle figure manageriali più importanti dell’azienda, prendendo atto di un’idea delle colleghe e dai colleghi di mia moglie, le proposero un’alternativa. Il personale si è reso disponibile a regalare delle ore alla collega in difficoltà, arrivando da luglio fino all’anno nuovo per garantire a mia moglie di potermi stare accanto. Ma c’è di più, chiaramente quest’operazione è stata avvallata dal Signor Lupi, che è a capo della società che gestisce l’ipermercato. Quando mia moglie è andata a comunicare ciò che stava succedendo al signor Lupi, entrando nell’ufficio e vedendo la sua dipendente alzarsi in segno di rispetto, le ha messo una mano sulla spalla. Facendola accomodare l’ha rassicurata e rincuorata dicendole che l’azienda sarebbe stata al suo fianco. Questo gesto da galantuomo di altri tempi ha fatto sì che mia moglie si sia sentita sostenuta, aiutata da tutti. Questo ha permesso a lei e a me di affrontare con più serenità un difficile periodo della nostra vita”.
“Mi auguro che nessuno debba mai vivere queste esperienze – termina Lanteri - ma se così fosse l’augurio sarebbe quello di trovarsi attorno persone come i colleghi e i dirigenti con cui lavora mia moglie. Quando si fa buio anche un fiammifero aiuta, noi abbiamo avuto un faro ad aiutarci a rientrare in porto. Quando si vivono determinate situazioni bisogna trovare la forza di chiedere aiuto ed auspicare di trovare da qualche parte una mano tesa disposto a darlo. Vi auguro di avere la forza di non pensare che le cose non miglioreranno mai, che tutto è negativo, perché qualche cosa di buono lo possiamo avere tutti e del buono che abbiamo dobbiamo farne un ancora, un punto saldo a cui reggersi quando la barca è in mezzo alla tempesta. Citando uno slogan che veste bene la situazione, vi auguro come è successo a noi di trovare ‘persone oltre alle cose’. Auguro a tutti di trascorrere un sereno Natale ed un felice 2024”.