“Molti in città credono che l'impossibile traffico che sopportiamo quotidianamente nella zona dell'Impero (e non solo) sia dovuto alla ciclabile. Nulla di più sbagliato e vi spieghiamo il perché e quali sono le scelte errate che hanno portato a questo disastro”. Interviene in questo modo il Partito Democratico di Imperia in relazione alle molte code in città, per le quali in tanti accusano la nuova pista ciclabile.
“Lo avevamo anticipato in campagna elettorale – prosegue il PD - come la situazione della viabilità cittadina stesse notevolmente peggiorando, e che il problema non fosse transitorio e legato ai cantieri, ma che sarebbe stato permanente. Non è piacevole in situazioni come queste avere ragione, ma ce l'avevamo. Ed avevano ragione coloro (uno tra tanti l'ex comandante Bergaminelli) che avevano avvertito, inascoltati, sulle conseguenze di scelte astruse e totalmente sbagliate. Come si è finiti in questa situazione? La risposta è semplice: le modifiche al progetto originale della pista ciclabile. Che poteva essere un'opportunità di miglioramento per la viabilità cittadina ed invece, a causa delle varianti imposte dalle preferenze personali del Primo Cittadino, si è arrivati ad una situazione da incubo che peggiorerà ulteriormente sotto Natale”.
“Ecco i due punti principali di questa catena di errori:
- doveva esserci una rotonda fra Via Garessio e Via Berio e doppio senso di marcia da questa fino alla rotonda di Borgo San Moro; in pratica potevamo avere un'asse in più a doppio senso Borgo San Moro/Castelvecchio - ipotesi cancellata per inserire la famosa navetta a guida autonoma tanto cara al primo cittadino;
- l'argine sinistro doveva rimanere a doppio senso, con innalzamento ed allargamento del sottopasso - è evidente che il cordolo giallo sull'argine sinistro non sarà ad uso dei ciclisti ma della navetta sopra”.
“Questi due punti erano strategici per la viabilità di Oneglia – termina il PD - e la loro mancanza ha inevitabilmente portato alla condizione attuale dove occorre dedicare quotidianamente una risorsa della polizia municipale per sciogliere le lunghe code da Porto Maurizio, senza peraltro apporti risolutivi. La situazione purtroppo peggiorerà inevitabilmente con l'attivazione del semaforo della rotatoria di Borgo San Moro. Lo dicevamo in campagna elettorale ma ora più che mai insistiamo su quanto sia indispensabile un Piano Strategico per la mobilità sostenibile (PUMS), uno studio scientifico che eviti improvvisazioni da dilettanti e impedisca che ogni amministrazione si diletti in modifiche "a naso" senza tener conto di tale piano. Tornare indietro sarà forse possibile ma certamente costoso sia in termini economici che di disagio per i cittadini”.