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Politica | 14 dicembre 2023, 18:11

Ventimiglia, "un centro di studio nei locali sottostanti la biblioteca Aprosiana": l’interrogazione di Scullino

L'assessore Calcopietro risponde: "Non risultano essere disponibili"

Ventimiglia, "un centro di studio nei locali sottostanti la biblioteca Aprosiana": l’interrogazione di Scullino

“E’ intenzione di questa amministrazione progettare, ricercare i finanziamenti e realizzare un centro di aggregazione, ricreativo e di studio nei locali sottostanti la nuova biblioteca Aprosiana a Sant’Agostino?“. Lo ha chiesto il consigliere comunale di minoranza Gaetano Scullino con un’interrogazione rivolta al sindaco di Ventimiglia e all’assessore competente durante la seduta del consiglio comunale andata in scena ieri sera.

L'assessore Serena Calcopietro ha risposto: "Partendo dal presupposto che uno degli obiettivi di questa amministrazione è promuovere la crescita formativa, professionale e culturale dei nostri giovani cittadini anche attraverso la possibilità di mettere a loro disposizione spazi di studio e confronto, i locali ex centro anziani, il chiostro Sant'Agostino, non risultano essere disponibili perché quei spazi per la creazione di un nuovo centro di aggregazione risultano già destinati al Cpia, il centro provinciale per l'istruzione degli adulti. Tali spazi, con deliberazione del commissario straordinario, con un atto di Giunta del 31 marzo del 2023, sono stati concessi a uso gratuito per un massimo di 18 mesi. Noi siamo vincolati fino a settembre del 2024. Il centro provinciale per adulti è inserito a pieno titolo nel sistema nazionale per l'istruzione. I corsi sono aperti a giovani e adulti, anche stranieri, che non hanno assolto l'obbligo d'istruzione ma intendono comunque conseguire il titolo di studio conclusivo del primo ciclo d'istruzione, la cosiddetta licenza media, oppure un diploma ma anche ad adulti stranieri che intendono iscriversi ai percorsi di alfabetizzazione e apprendimento della lingua italiana. La sede del Cpia è stata individuata inizialmente, nel 2015, da Regione Liguria all’interno dell’istituto complessivo Biancheri in via Roma. Poi, negli anni, si è assistito al progressivo aumento della popolazione scolastica presso il plesso della scuola primaria di secondo grado di via Roma e parallelamente c'è stato anche un aumento di iscrizioni al Cpia. Non essendoci, quindi, ulteriori spazi fruibili soprattutto durante l'orario mattutino, il Cpia ha dovuto trasferire molti dei suoi corsi a Bordighera presso dei locali di proprietà della parrocchia di Terrasanta. Il piano scuola 2022-2023, emanato dal Ministero dell'Istruzione, sottolinea come il distanziamento fisico rimanga una delle misure prioritarie per ridurre il rischio di trasmissione del Covid in ambito scolastico e dispone di evitare promiscuità all'interno degli istituti. Per una logica garantista abbiamo fatto visionare all'ufficio tecnico lo stato dei locali e sono stati effettuati dei piccoli interventi necessari di manutenzione ordinaria. Successivamente abbiamo convocato il Cpia che ha effettuato un ulteriore sopralluogo per prendere visione dei locali, ha dato il suo benestare e ha confermato la sua volontà di usufruire dei locali. E’ stata poi formalizzata anche la presa in consegna dei locali e delle chiavi, in particolare il 29 novembre del 2023. Le chiavi sono state consegnate al dottor Romano“.

“E' stata molto esaustiva ma non mi può trovare d'accordo“ - ha commentato il consigliere comunale di minoranza Gaetano Scullino - "Fermo e restando che queste scuole serali e di recupero rivestono una certa importanza. Questi corsi di recupero prima erano in via Roma, poi è facile dire nell'ambito scolastico non ci stanno, bisogna cambiare ma io le consiglierei di andare a verificare personalmente. Sicuramente nel plesso scolastico delle Biancheri, per quello che riguarda le scuole superiori, una collocazione al limite di quattro aule ci potrebbe essere. Quando fu fatta la biblioteca, con connessa una sala riunione, è stato fatto un capolavoro che ancora oggi ne usufruiamo. Da subito si è considerata la possibilità di ampliarla, visto che è molto frequentata, nella parte sotto ed è per questo che si è creata l'opportunità di costruire un nuovo centro sociale in località di via Veneto che ormai dovrebbe essere in dirittura d'arrivo la firma del contratto. La collocazione del centro sociale è perciò stata spostata per dare la possibilità ai giovani, tramite la scala già esistente, la possibilità di avere anche una zona di studio. Io la inviterei a verificare se c'è la possibilità di spostare questa giusta scuola di recupero anche perché abbiamo anche altre possibilità: due piani in via Hanbury sopra la scuola francese che sono completamente abbandonati e liberi. Ci saranno da fare sicuramente die lavori. Poi c'è via Lamboglia che è completamente libera, c'è la scuola media Cavour dove ci sono almeno dodici aule. Non ricavare in quegli spazi un'opportunità per i nostri giovani un angolo di studio e di tranquillità. Auspico che questi spazi sotto la biblioteca siano assegnati definitivamente e magari anche attraverso un bando per la richiesta dei finanziamenti per ampliare quelli che sono i locali di studio dei nostri giovani. Potrebbe essere un'ulteriore risposta e attenzione verso gli studenti".

Elisa Colli

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