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Attualità | 06 dicembre 2023, 17:02

Sanremo: le associazioni di categoria sul Porto Vecchio "Ci auguriamo nel buon pronunciamento del Consiglio di Stato"

“Per la città si tratta di un investimento irrinunciabile per un’opera faraonica da circa 60 milioni di euro, che permetterebbe di creare in centro città, un approdo che porterebbe sicuramente ricchezza"

Sanremo: le associazioni di categoria sul Porto Vecchio "Ci auguriamo nel buon pronunciamento del Consiglio di Stato"

Le associazioni di categoria intervengono a favore del progetto per il porto vecchio di Sanremo a otto giorni dal pronunciamento del Consiglio di Stato sull’importante lavoro che dovrà essere definitivamente affidato alla ‘Porto di Sanremo Srl’ (acquisita dal gruppo Reuben che fa capo a Portosole).

Confcommercio, Confindustria, Confartigianato e Confesercenti uniscono la loro voce, augurandosi il buon esito sul pronunciamento del tribunale, che dovrà dare via libera o meno al progetto di riqualificazione di Porto Vecchio da parte della società Porto di Sanremo.

“Per la città si tratta di un investimento irrinunciabile – dicono all’unisono le associazioniper un’opera faraonica da circa 60 milioni di euro, che permetterebbe di creare, praticamente in centro città, un approdo attrezzato per accogliere imbarcazioni di medie e grandi dimensioni e che porterebbe sicuramente ricchezza, permettendo di elevare Sanremo al livello dei competitor della vicina Costa Azzurra. Oltre a riqualificare un’intera area attualmente poco curata e accogliente, andrebbe a risolvere una parte dell’annoso problema dei parcheggi che affligge la città, migliorerebbe sensibilmente la viabilità e creerebbe una zona a misura d’uomo senza auto in superficie, andando a collegare il centro con il suo porto”.

Secondo le associazioni un’opera di tale importanza andrebbe a generare un incredibile volano turistico, oltre a stimolare altri investimenti nel campo immobiliare, della cantieristica, dell’hotellerie, del comparto spiagge, del commercio, dei servizi e delle costruzioni, richiamando altri investitori, risolvendo problemi occupazionali e aumentando il reddito pro-capite di una provincia che in questo momento soffre anche dei riflessi delle criticità di livello internazionale, legate al particolare momento storico.

“Mai come ora la città – terminano - provata e difficilmente raggiungibile, anche a causa del colle di Tenda chiuso e di un trasporto su rotaia lento e problematico, ha bisogno di questo investimento, che probabilmente è l'unica speranza e l'ultima opportunità per invertire il trend di declino economico”.

Carlo Alessi

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