Le associazioni di categoria intervengono a favore del progetto per il porto vecchio di Sanremo a otto giorni dal pronunciamento del Consiglio di Stato sull’importante lavoro che dovrà essere definitivamente affidato alla ‘Porto di Sanremo Srl’ (acquisita dal gruppo Reuben che fa capo a Portosole).
Confcommercio, Confindustria, Confartigianato e Confesercenti uniscono la loro voce, augurandosi il buon esito sul pronunciamento del tribunale, che dovrà dare via libera o meno al progetto di riqualificazione di Porto Vecchio da parte della società Porto di Sanremo.
“Per la città si tratta di un investimento irrinunciabile – dicono all’unisono le associazioni – per un’opera faraonica da circa 60 milioni di euro, che permetterebbe di creare, praticamente in centro città, un approdo attrezzato per accogliere imbarcazioni di medie e grandi dimensioni e che porterebbe sicuramente ricchezza, permettendo di elevare Sanremo al livello dei competitor della vicina Costa Azzurra. Oltre a riqualificare un’intera area attualmente poco curata e accogliente, andrebbe a risolvere una parte dell’annoso problema dei parcheggi che affligge la città, migliorerebbe sensibilmente la viabilità e creerebbe una zona a misura d’uomo senza auto in superficie, andando a collegare il centro con il suo porto”.
Secondo le associazioni un’opera di tale importanza andrebbe a generare un incredibile volano turistico, oltre a stimolare altri investimenti nel campo immobiliare, della cantieristica, dell’hotellerie, del comparto spiagge, del commercio, dei servizi e delle costruzioni, richiamando altri investitori, risolvendo problemi occupazionali e aumentando il reddito pro-capite di una provincia che in questo momento soffre anche dei riflessi delle criticità di livello internazionale, legate al particolare momento storico.
“Mai come ora la città – terminano - provata e difficilmente raggiungibile, anche a causa del colle di Tenda chiuso e di un trasporto su rotaia lento e problematico, ha bisogno di questo investimento, che probabilmente è l'unica speranza e l'ultima opportunità per invertire il trend di declino economico”.