I timori che circolano negli ultimi tempi sui ritardi al cantiere del Tenda, in qualche modo hanno trovato conferma questa mattina, durante il sopralluogo organizzato dalla Provincia di Cuneo, alla presenza dei componenti del Comitato di monitoraggio e, soprattutto, dell'ispettore ministeriale Daniele Pietrosanti. Allo stato attuale, è difficile credere che la galleria e il ponte saranno pronti per giugno 2024.
E' il presidente della Provincia cuneese Luca Robaldo ad evidenziarlo: "Non ero presente per ragioni di salute. Al mio posto c'era Vincenzo Pellegrino, che mi ha informato dell'esito del sopralluogo. Purtroppo non è quello sperato. Temiamo che i tempi possano slittare ancora. Quello di oggi è stato comunque un momento importante, perché su sollecitazione dei sindaci siamo riusciti finalmente a visitare l'intero cantiere e a parlare con il direttore del cantiere. A breve convocheremo un tavolo con Anas ma anche con l'impresa, la Edilmaco, fino ad oggi mai coinvolta e mai sentita ai tavoli istituzionali".
Il sopralluogo è stato sull'intero cantiere, con ingresso dal lato italiano e uscita su quello francese. All'interno della galleria, i presenti hanno evidenziato la presenza di importanti infiltrazioni, vere cascate d'acqua, sulle quali, ha spiegato l'ingegner Caneva, direttore del lavori, si sta intervenendo. L'impresa stessa ha sottolineato le criticità e le continue difficoltà che emergono nel cantiere, evidenziando come sia necessario lavorare h24 e sette giorni su sette, anche con il coinvolgimento di nuove imprese.
Evidente, tra le altre cose, la scarsa fiducia dei francesi rispetto all'operato italiano, con l'invio di ispettori ogni tre settimane circa: "I timori di un ulteriore ritardo, purtroppo, sono reali - ha concluso il presidente della Provincia - ma il territorio è presente e, soprattutto, unito. Il tunnel di Tenda è un'infrastruttura indispensabile".