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Politica | 01 dicembre 2023, 08:20

Taggia: Consiglio comunale sull'ospedale unico, il pensiero del gruppo di opposizione 'Progetto Comune'

"I direttori generali e i sindaci vanno e vengono, ma le loro decisioni, in questo caso dannose, ricadranno sui cittadini. Loro non sono nelle condizioni di garantire nulla proprio perché sono pro tempore”

Taggia: Consiglio comunale sull'ospedale unico, il pensiero del gruppo di opposizione 'Progetto Comune'

“Ascoltare le certezze del Direttore Generale Stucchi in Consiglio Comunale, ospite a sorpresa riverito ed osannato dal Sindaco Conio, ha alimentato, più che rassicurazioni, decise perplessità”.

Interviene in questo modo ‘Progetto Comune’, gruppo di opposizione in Consiglio a Taggia, che prosegue: “Sorvoliamo sulla presenza del Direttore Stucchi, non annunciata, tra gli scranni di giunta, ma di certo l’amministrazione Conio, ha decisamente errato su più punti. Uno dei principali è convocare un Consiglio Comunale monotematico solo cinque giorni prima del medesimo, consegnando un faldone da studiare ed approfondire in tempi non possibili. Ricordiamo che i Consiglieri Comunali non vivono di politica. L’impostazione della discussione è stata solo esclusivamente su dati tecnici, e qui giustificata la presenza del Direttore Stucchi, anche per profonda non conoscenza dei dati da parte dell’intera giunta. Bene, i dati forniti dal Direttore stesso presentavano forti lacune se non addirittura errori od omissioni più o meno volontarie. Ad esempio i posti letto per 'acuti' sarebbero 460, al netto dei letti tecnici, nel nuovo ed unico ospedale, cifra ben al di sotto di 630 come da coefficiente per i letti acuti (3x1000 abitanti). Già la situazione attuale dei posti letto nei tre presidi della provincia di Imperia è ben al di sotto dei 500 posti letto. Quindi anche conteggiando la ottantina di posti letto acuti previsti in convenzione con l’Ospedale ‘privato’ di Bordighera, mancherebbero all’appello ancora un centinaio di posti letto”.

“Il Direttore Stucchi – va avanti ‘Progetto Comune’ - ha sottolineato l’importanza strategica dell’Ospedale di Bordighera, senza sottolinearne la concessione ai privati e la richiesta di un contributo aggiuntivo a quello di 15 mln di euro l’anno a seguito dell’attivazione, forse, di un Pronto Soccorso al posto dell’attuale Punto di primo intervento (PPI). Inoltre vorremmo ricordare che a Bordighera fino a non molti anni fa esisteva un ospedale pubblico dotato di Pronto Soccorso e di alcuni reparti e servizi di pertinenza. L’amministrazione ASL, nel depotenziare il presidio pubblico di Bordighera per poi cederlo ai privati affinché venisse potenziato, ha in qualche modo dimostrato di non essere stato capace di amministrare e salvaguardare il presidio stesso proprio in un momento storico in cui la Sanità subisce tagli e i pazienti non riescono a curarsi adeguatamente a causa delle troppo lunghe liste di attesa per esami e visite specialistiche, ricoveri programmati, interventi chirurgici in elezione, ecc. Il servizio di Elisoccorso, anche questo è stato dato ai privati con aggravio di costi, è stato tolto ai Vigili del fuoco, corpo dello Stato che si è sempre rivelato utilissimo in occasione dei tanti disastri (alluvioni, devastazioni, incendi) cui assistiamo in questi ultimi anni a causa dei cambiamenti climatici e per il continuo consumo di suolo anche in luoghi non idonei. Il direttore generale Stucchi, proveniente dalla Regione al più alto tasso di privatizzazione sanitaria (la Lombardia) e che vanta collaborazioni con la San Pellegrino Spa in qualità di Responsabile sviluppo e delle indagini retributive e con la Alcatel Spa, in qualità di Responsabile Risorse Umane, è riuscito a firmare la privatizzazione del Saint Charles di Bordighera , atto decisivo che non hanno voluto siglare i precedenti direttori generali”.

“Ora, con piena fiducia da parte di Toti e in attesa di poter accedere al terzo mandato e del Sindaco Conio – termina Progetto Comune - Stucchi sostiene e garantisce l’ultimazione dei lavori ospedale unico per il 2030, nonostante la mancanza di infrastrutture capaci di garantire una veloce viabilità nella estrema carenza della Medicina territoriale e nella sempre più grave penuria di personale sanitario. Inoltre non è stato affatto chiarito, come in altri consessi, come sarà pagato l’oneroso finanziamento dell’Inail (circa 450 mln di euro) da parte dell’ente pubblico, sotto forma di canone di locazione? Oppure accedendo a un mutuo? I direttori generali e i sindaci vanno e vengono, ma le loro decisioni, in questo caso dannose, ricadranno sui cittadini. Loro non sono nelle condizioni di garantire nulla proprio perché sono pro tempore”.

Redazione

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