“Ogni volta che passiamo davanti alla biblioteca notiamo come le finestre e le persiane non potrebbero essere più logore. Se risalissero alla ristrutturazione del 1985 avrebbero 38 anni. Ma ne dimostrano assai di più, e in realtà quella ristrutturazione, voluta dall’amministrazione Olivo, fu dell’interno della biblioteca mentre l’esterno rimase invariato. Le persiane e le finestre potrebbero allora risalire al 1910, quando la Biblioteca fu costruita dalla comunità Inglese. Abbiamo fatto qualche indagine, e pare proprio che siano quelle del 1910, che mostrano senza vergogna i loro 113 anni”.
Interviene in questo modo il ‘Comitato Spontaneo del Verde’ a Bordighera in relazione alla vetustà della Biblioteca Civica Internazionale. “Infissi e serramenti di quella vecchiezza – proseguono - nella stagione fredda non fanno più il loro dovere, nè per il comfort dei frequentatori della biblioteca nè per il risparmio energetico. D’estate poi, la calura sempre più intensa e l’umidità pervadono la biblioteca e producono un ambiente poco sano per le persone e per i libri. Tra gli ottantamila libri in Italiano, inglese, francese e tedesco che la Biblioteca Civica Internazionale di Bordighera ha in dotazione ci sono molti libri rari e di pregio, la cui conservazione richiede condizioni controllate di umidità (tra il 50 e il 60%) e di temperatura (tra i 18 e i 25°C), che non sono assolutamente soddisfatte nelle condizioni attuali senza aria condizionata. La temperatura in Biblioteca d’estate arriva spesso a 30°C”.
“Ma è ragionevole sollecitare investimenti nel decoro, funzione, e ospitalità della Biblioteca Civica se parte dell’attività sarà trasferita al Palazzo del Parco quando ristrutturato? Vediamo almeno 4 motivi per farlo. Primo, anche quando il Palazzo del Parco sarà ristrutturato – e i tempi saranno lunghi -- a nostro sapere la Biblioteca Civica rimarrà la sede per la conservazione e consultazione dei libri rari e di pregio, proprio quelli che necessitano di condizioni controllate. Secondo, la manutenzione sistematica di edifici vecchi ma storicamente e funzionalmente preziosi è una grande strategia preventiva. Non abbiamo dimenticato che nel 2012 la Biblioteca Civica fu scoperta non essere a norma antiincendio, e che il riportarla in pari con le nuove norme di sicurezza costò ingenti lavori e due anni e mezzo di chiusura (dal Gennaio 2012 all’Agosto 2014). Il terzo e non banale motivo è che in questo momento sono disponibili fondi sia del PNRR che Europei per l’efficientamento energetico di biblioteche pubbliche a cui il Comune che utilizza la biblioteca e l’Istituto Internazionale di Studi Liguri che ne è proprietario potrebbero accedere”.
“Il quarto e cruciale motivo di investire nella Biblioteca Civica e renderla sempre più accogliente – termina il comitato - è che la biblioteca oggi forse più che mai è un investimento sociale. Per questo il PNRR ne finanzia le riqualificazioni. Cercare, scoprire, conoscere, elaborare sono le fondamenta di società libere, giuste e costruttive; e oggi sono antidoti al mondo spesso inconcludente e violento di youtubers, rappers, e trappers. Attirare ragazzi e giovani in biblioteca a fare ricerche, a incontrarsi per costruire iniziative o fruirne, o a lavorare tranquilli e confortevoli alle loro tesi è un dovuto tentativo di indirizzarli verso un futuro che non li tradirà”.