Politica - 17 novembre 2023, 17:43

Ventimiglia, Scullino propone un Comitato nuova passerella Alberto II

"Per concretizzare l’appalto del progetto già in possesso della Centrale di Committenza e da finanziare con impegno già disponibile" - dice l'ex sindaco e attuale consigliere comunale di minoranza

"È per senso di responsabilità, per spirito civico e per dovere morale che ho elaborato e propongo un eventuale Comitato nuova passerella Alberto II sul quale raccogliere l’adesione di persone fisiche e giuridiche, di soggetti singoli e associati con indicazione dell’interesse all'immediata ricostruzione della passerella, distrutta dalla piena del Roya il 3 ottobre del 2020. L'iniziativa non vuol essere un referendum, un sondaggio o una petizione, non ha finalità politiche, private o personali e persegue un unico fine: concretizzare l’appalto del progetto già in possesso della Centrale di Committenza e da finanziare con impegno già disponibile ( prestito flessibile) dell’importo ‘al lordo’ di un eventuale ribasso d’asta di 11.250.000 euro, compresi i due argini destra e sinistra, tenendo in considerazione del generoso contributo di 500.000 euro di S.A.S. Alberto II Principe di Monaco e dei contributi regionali promessi di 3.000.000 euro nel 2023 più altri 3.000.000 euro nel 2024 a favore della mobilità e della rigenerazione urbanaQuesto solo ed esclusivamente per il bene della nostra amata città" - dice l'ex sindaco di Ventimiglia e attuale consigliere comunale di minoranza Gaetano Scullino parlando della passerella distrutta, ormai tre anni fa, dalla tempesta Alex.

"Nel prendere atto da consigliere comunale di minoranza del diritto della maggioranza di far cambiare idea all’Amministrazione sulla ricostruzione dell'ex passerella Squarciafichi, da cittadino mi rendo conto che il controllo giudiziario che ciò avvenga nel rispetto della legge sul procedimento amministrativo è una possibilità teorica e astratta, oltre tutto impegnativa e costosa, che di fatto si risolve in una velleità impraticabile" - sottolinea Scullino - "L’Amministrazione precedente, che ho avuto l’onore di presiedere nell’istruire il procedimento, ora abbandonato, ha progressivamente suscitato attese, poi maturate in aspettative, quindi, promosse in interessi diffusi che oggi potrebbero diventare collettivi e dei quali una classe 'determinata ed omogenea' di soggetti titolari e portatori di interessi civici, culturali, economici e sociali potrebbero legittimarne a chiedere la tutela sotto forma di 'class action' amministrativa".

"Il procedimento era arrivato alla sua conclusione naturale, col parere favorevole di tutti i Servizi tecnici esterni (conferenza dei servizi decisoria formata da 17 enti), ciascuno competente nella rispettiva materia, e soprattutto con il consenso e con la condivisione di gran parte dell’opinione pubblica e di quasi tutti i soggetti indirettamente coinvolti nell’iniziativa" -  afferma Scullino - "È a loro, riuniti in un 'Comitato di scopo', che potrebbe spettare il compito di promuovere un’azione collettiva al Tar Liguria al quale chiedere che controlli il rispetto della legge da parte dell’Amministrazione che ha cambiato idea sul procedimento e che ha revocato in autotutela decisoria la sua conclusione, peraltro, in precedenza (2021) approvata unanimemente da tutti i partiti che oggi formano la maggioranza, con la sola astensione dell’allora opposizione".