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Politica | 15 novembre 2023, 07:21

Diga, Badalucco ricorre al TAR: il sindaco Orengo "Silenzio assordante, puntiamo al risultato"

"Il Comune è ancora in prima fila con un ricorso al TAR, vogliamo bloccare quel finanziamento".

Matteo Orengo, sindaco di Badalucco

Matteo Orengo, sindaco di Badalucco

"Il Comune è ancora in prima fila con un ricorso al TAR, vogliamo bloccare quel finanziamento". Badalucco dice no alla diga e il sindaco Matteo Orengo l'ha voluto ricordare a margine delle celebrazioni per i 60 anni dalla battaglia di San Martino. Era il 1963 quando il paese della Valle Argentina, attraverso l'allora primo cittadino Filippo Boeri, riuscì a guidare una protesta popolare che mise fine alla costruzione di una diga a Glori, Molini di Triora. 

La tragedia del Vajont sicuramente contribuì ad arrivare ad uno stop ma tutto lo si deve alla rivolta della popolazione. Oggi un po' come allora la comunità badalucchese si trova a dover vivere un frangente preoccupante che forse sperava di non dover rivedere più: a inizio 2023, il governo, attraverso il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, ha reso noto il finanziamento per 600mila euro (oltre a 200mila euro di compartecipazione di Rivieracqua) per uno studio di fattibilità finalizzato alla costruzione di una diga nel torrente Argentina. 

A 8 mesi di distanza dall'annuncio, la situazione è ancora poco chiara. L'amministrazione comunale di Badalucco è paladino del sentimento della comunità che ha gridato fin da subito 'no' alla grande diga e ai piccoli invasi. Già perchè tra le ipotesi prospettate c'è anche quella di realizzare tre 'mini' sbarramenti, di massimo 15 metri d'altezza lungo il corso d'acqua. Orengo e la sua amministrazione hanno deciso di opporsi, dando mandato ad uno studio legale di Genova che ha presentato ricorso al TAR. Se andasse in porto la linea badalucchese, non si bloccherebbe solo il progetto in valle Argentina ma l'intero provvedimento nazionale. 

"Oggi c'è un silenzio assordante - commenta il sindaco Matteo Orengo - credo però che la nostra posizione rimarrà ferma. Il ricorso va avanti e sono convinto che alla fine porteremo a casa il risultato". 

Stefano Michero

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