A Taggia, avvio difficile per la nuova presidenza del consiglio targata Daniele Festa (LINK) che alla prima prova si trova in difficoltà con un battibecco tra il neo assessore Maurizio Negroni e il consigliere di minoranza Gabriele Cascino. Neanche il suono della campanella ha calmato i due, con Festa preso alla sprovvista e la calma arrivata solo dopo l'invito del sindaco nei confronti di Negroni.
Il motivo? Uno strascico legato al rimpasto di giunta, al centro delle comunicazioni del sindaco all'assise. Gli animi si sono scaldati quando Negroni è intervenuto in replica al gruppo di Cascino.
Cascino, "Poco fondamento politico"
Pochi minuti prima, dopo l'annuncio delle modifiche all'assetto dell'amministrazione, Cascino, del gruppo Progettiamo il Futuro, in merito al rientro in giunta di Negroni aveva detto: "C'è l'obbligo morale e politico di portare a termine il mandato. Dopo un anno interrompe l'esperienza che ho apprezzato. Non comprendo il poco fondamento politico dietro questo cambiamento e mi sarei aspettato un ragionamento politico a giustificazione di questo rimpasto. Non credo che questo cambiamento cambierà così tanto l'azione amministrativa. Liberi di pensare che state facendo tutto bene. È proprio il vulnus del bilancio l'aspetto più controverso. Ci aspettavamo un cambio, sulla gestione politica della attività di finanziaria, di spesa di questo comune, la grande difficoltà di incasso e una imposizione fiscale massima".
Conio, "La politica non c'entra"
"A noi le scelte e a voi il diritto di critica. La consigliere Cerri ha fatto, sta facendo e continuerà a fare benissimo sul bilancio. La vostra narrazione di un bilancio sempre sull'orlo del dissesto è falsa. - replica il sindaco Conio - Noi siamo qui per mandato popolare con un ampissimo consenso che ci ha confermato. Il rimpasto, qua la politica non c'entra niente. C'è il tentativo di fare le cose al meglio".
Caldani, "Mancanza di rispetto verso il consiglio"
"Se il consiglio comunale è organo di indirizzo e di controllo politico amministrativo è l'unico posto in cui presentare un rimpasto di giunta non una conferenza stampa. - critica il consigliere di Progettiamo il Futuro, Davide Caldani - Se le cose vanno bene, squadra che vince non si cambia, diversamente qualcosa non funziona e allora bisogna dare una motivazione. Critico l'aridità della comunicazione del sindaco. La vedo come una mancanza di rispetto".
Lo scontro Negroni Cascino
Poi, la parola passa a Negroni e i toni si scaldano: "Questa polemica non mi diverte. Il presidente aveva dovere di portare a termine il mandato? La legge ce lo consente sia a livello di giunta che di presidenza, non vedo problema. Il fatto che la minoranza entri nel merito di decisioni della maggioranza, come la maggioranza non si deve permettere...".
"Non possiamo entrare nel merito? Ma che sta dicendo? - si infiamma Cascino - Presidente si rende conto? Qua siamo alla follia".
Festa richiama all'ordine, suona la campanella ma la discussione trascende tra le urla.
"Qualcuno si dovrebbe esimere da andare su Facebook a dire certe cose - denuncia Negroni che cita - '...qui si perde tempo prezioso per accontentare i desideri di qualche consigliere' - e ancora - '...spostare gli assessori da una parte all'altra per gestire malcontenti'. Questo riguarda persone e non dei numeri".
Cascino sbotta: "Dimettiti! Cosa c'entra è critica politica. Non posso dire che non condivido le scelte politiche, cosa stai dicendo?!"
"Quando parli di nomination e reality show la butti sul ridere. - rimpalla Negroni - Questo è un consiglio comunale. Fai quello che vuoi. Non andare a cercare la gente che poi ti risponde. Guarda che mordi male".
Solo alla richiesta del sindaco Negroni si calma e la discussione torna in termini accettabili. "La regola magna di tutto, è il giudizio degli elettori. I cittadini si esprimeranno e vedremo se avremo sbagliato a fare rimpasti. Sono solo loro che valutano, possiamo dire quello che vogliamo ma solo il giudizio popolare è quello che conta" - conclude Negroni.
Federico, "Ha aspettato di avere l'assessorato per dimettersi da presidente. Manca la fiducia".
"Non voglio fare polemiche però un po' di contraddizioni le vedo. - dice Giuseppe Federico, consigliere di Progettiamo il Futuro, riferendosi a Negroni - Se il sindaco dice che se togliamo l'assessore dall'ambiente vuol dire che la politica dei rifiuti non ha lavorato bene. Se spostiamo l'assessore ai servizi sociali, diamo segnale che anche l'assessore Cane non ha lavorato bene. Il presidente del consiglio comunale, perché magari non si fida, per mancanza di fiducia e per problemi interni alla maggioranza, ha aspettato di avere prima l'assessorato e poi ha presentato le dimissioni e non il contrario. Prima, nella vostra logica, ci voleva una persona esperta, l'avete proposta e l'abbiamo votata (Negroni ndr). Poi, all'improvviso, dopo un anno e mezzo, 'no, ci vuole una persona giovane con cui condividere il percorso e fargli da allenatori per la carriera politica'. Il consigliere esperto, Negroni, con quarant'anni d'esperienza, non gli avete dato incarichi da consigliere. Al consigliere che è entrato adesso, senza esperienza, Festa, gli date otto incarichi, lo mettiamo in difficoltà'. Non capiamo la logica della decisione".
Conio, "Non c'è la bocciatura di nessuno"
"Ho sentito un passaggio inelegante: qua non c'è nessuno che pattuisce incarichi o mancanza di fiducia. - risponde il sindaco Conio - L'iter di questo rimpasto è stato totalmente condiviso. Nel momento in cui faccio decreto di nomina, lui dà le dimissioni. Mai c'è stata mancanza di fiducia. Questa è una squadra che potrebbe avere altri rimpasti. Non deve essere argomento tabù. Non c'è bocciatura di nessuno. C'è la volontà, giusta e criticabile, per lavorare al meglio in questi 5 anni. C'è piena fiducia in tutti gli assessori, nel mio presidente e in tutti i consiglieri comunali. Non ci sono motivazioni di interesse. Affiniamo solo un lavoro di squadra".
Cascino, "Facciamo domande e critichiamo. Se vi sentite offesi, fatevene una ragione"
"Sopporto la critica. Qua dentro dovrebbe funzionare che noi facciamo le domande, critichiamo se è giusto criticare. Se voi vi sentite offesi. Fatevene una ragione. Qua siamo liberi di criticare tutto quello che fate. Non è che se uno è stato votato fa quello che vuole o perché la legge glielo permette. Si possono fare cose legalmente corrette ma politicamente non condivisibili. Altrimenti cosa ci stiamo a fare?" - chiosa Cascino, chiudendo la discussione.