"Ben vengano le ordinanze ma il sindaco dovrebbe dare l'esempio mettendo prima in sicurezza gli alberi sul territorio comunale, specialmente quelli che danno sulla ciclabile e sulle strade provinciali e comunali, e poi fare un'ordinanza per i cittadini per garantire la pubblica incolumità" - dice l'ex vicesindaco e attuale consigliere comunale di Camporosso Maurizio Morabito, a nome anche dei consiglieri Enzo Freno e Domenica Arsì, riferendosi all'ordinanza, firmata dal sindaco Davide Gibelli, che regolamenta la bonifica delle aree nelle quali sono presenti piante potenzialmente pericolose per la pubblica e privata incolumità.
Il provvedimento obbliga i proprietari dei terreni confinanti con strade pubbliche o di uso pubblico a tagliare gli alberi secchi e quelli fortemente inclinati a rischio di crollo. "Io, Enzo Freno e Domenica Arsì il 22 giugno avevamo segnalato gli alberi secchi che c'erano sul territorio comunale e che presentavano un pericolo per la pubblica incolumità ma nulla è stato fatto. Gli alberi si trovano a bordo di strade provinciali e comunali e, ad oggi, sono ancora lì. Avevamo, inoltre, chiesto un controllo da parte di un agronomo per verificare la stabilità delle piante soggette ormai a raffiche di vento molto forti" - fa sapere il consigliere comunale - "Le palme che sono a bordo strada, nei pressi dei centri commerciali, hanno bisogno di manutenzione: hanno una chioma secca e le foglie, con il forte vento, cadono sulla strada creando un pericolo per auto e moto che vi transitano".
"Sulla strada provinciale, all'uscita del centro urbano, c'è un ippocastano secco. Lo abbiamo segnalato da qualche mese" - sottolinea Morabito - "Altri alberi pericolosi sono un platano in corso Vittorio Emanuele, nei pressi della farmacia, una pianta di pepe nel parco urbano in via Finotto, tutte le palme a bordo strada che si trovano nei pressi dei centri commerciali di via Braie e le palme sulla passeggiata mare".