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Politica | 06 novembre 2023, 12:58

Diano Marina contraria al Cpr, la Regione nel mirino della minoranza che ipotizza le dimissioni di massa (foto)

Forte opposizione di tutto il Golfo dianese al progetto di aprire una struttura per migranti all'ex Camandone

Diano Marina contraria al Cpr, la Regione nel mirino della minoranza che ipotizza le dimissioni di massa (foto)

Un vertice tra sindaci e amministratori del Golfo dianese e categorie produttive per dire un  "No" definitivo al Cpr nell'ex caserma Camandone di Diano Castello è stato convocato in Municipio a Diano Marina dal sindaco Cristiano Za Garibaldi.

La minoranza, attraverso il capogruppo della lista civica 'Diano Marina' Marcello Bellacicco ribadisce la sua contrarietà sl progetto: "Teniamo ad evidenziare che, immediatamente dopo le dichiarazioni del ministro Piantedosi del 2 ottobre, in cui è stata citata la ex Caserma 'Camandone, come possibile sede di un Centro Permanenza Rimpatrio, abbiamo garantito la nostra piena disponibilità per un'azione comune e forte per opporsi ad una ipotesi del genere".

"Riteniamo centrale la posizione della Regione Liguria, perché il 20 settembre il Presidente Toti ha chiaramente confermato la disponibilità della Liguria per un CPR, per cui non può ora sottrarsi a questa responsabilità e deve assumere una posizione, perlomeno chiarendo le valutazioni tecniche che hanno determinato tale apertura".

"Un'ulteriore nostra valutazione di questo periodo è quella relativa ai tempi, nel senso che riteniamo che le reazioni della nostra Comunità siano state troppo lente, soprattutto se paragonate a quelle di Albenga, che sembra sempre più essere la nostra antagonista in questa vicenda".

"Al fine di rendere il più efficace possibile l'azione che ci si accinge ad intraprendere, riteniamo che debba essere abbandonata qualsiasi remora di carattere politico, legata all'appartenenza partitica di sindaci e consiglieri, soprattutto se legata a maggioranze di governo regionale e centrale. L'interesse della Comunità del Golfo dianese deve essere preminente su qualsiasi altro aspetto". 

"Qualora venga confermata la decisione sulla Camandone, si dia attuazione dell'ipotesi dimissioni di massa”, conclude Bellacicco. 

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