Anche il vino è protagonista ad Olioliva. Nello spazio riservato ad Assaggia la Liguria, il progetto di promozione dei prodotti liguri a denominazione di origine, oggi – domenica 5 novembre - a Imperia, nell’area laboratori di calata Cuneo, è prevista anche una degustazione del miglior Vermentino della Liguria, in base a quanto decretato dalla commissione del 30° Premio Vermentino, manifestazione che si è svolta nel luglio scorso a Diano Castello, con la partecipazione di oltre 120 etichette in rappresentanza di 80 aziende di sette diverse regioni.
Invitato dal Comune di Diano Castello, alle ore 12.15 sarà il titolare dell’azienda agrituristica La Carreccia, di Luni (Sp), Lorenzo Lavezzari, noto soprattutto come chef, a guidare i presenti, insieme a Ivano Brunengo di Fisar (e componente della giuria del Premio), alla degustazione del suo Lunatico 2022, 2° classificato assoluto alle spalle del Maia della cantina sarda Siddura. Non mancheranno il sindaco di Diano Castello, Romano Damonte, altre autorità e addetti ai lavori. Atteso anche in sindaco di Luni, Alessandro Silvestri.
Lorenzo Lavezzari domani, lunedì 6, presenterà l’intera gamma della Carreccia agli operatori della ristorazione, alle ore 10.15 presso la Cooadi di San Bartolomeo al mare. Per prenotarsi, fare richiesta a premiovermentino@gmail.com.
Lorenzo Lavezzari in qualità di chef ha lavorato in prestigiosi locali, al fianco di grandi firme. Oggi, oltre ad essere protagonista di numerosi eventi, è titolare e chef di Otto Bottega & Cucina, piccolo locale dell’hinterland milanese, dove commercializza anche i prodotti della sua azienda spezzina.
LORENZO LAVEZZARI
Nato a Bollate nel 1975, appassionato sin da piccolo al mondo della cucina, di rientro da un viaggio in India nel 2006, decide di mettersi in gioco e si iscrive al Corso di "Professione Cuoco" presso la scuola del Gambero Rosso di Roma, dove si annoverano tra i suoi professori Igles Corelli, Angelo Troiani, Maurizio Santin, Fabrizio Leggero e Fabio Baldassarre.Uscito dalla scuola, nel 2006, entra alla corte dello chef Igles Corelli a Ostellato (FE) presso il ristorante “Locanda della Tamerice” (1 Stella Michelin), poi dello chef Bruno Barbieri presso il ristorante “Villa del Quar” (2 stelle Michelin) a San Pietro in Cairano (VR) e infine dello chef Mauro Ricciardi ad Ameglia (SP) presso il ristorante “Locanda delle Tamerici” (1 Stella Michelin).Di ritorno a Milano nel 2008, entra a far parte della brigata dello chef bistellato Claudio Sadler presso il suo Ristorante “Sadler”(2 stelle Michelin) a Milano, una delle esperienze piu’ importanti della sua carriera.
Sempre alla ricerca di nuove esperienze e di accrescere il suo bagaglio culinario, nel 2010, si reca dal famoso Ernst Knam presso la sua pasticceria “L’antica arte del dolce”, a Milano dove diventa responsabile della pralineria di cioccolato e aiuto pasticcere.
Sarà proprio Knam, nel 2011, a far conoscere allo chef Lavezzari, il ristorante Iyo di proprietà di Claudio Liu e il maestro Haruo Ichikawa. Da sempre affascinato dal mondo asiatico inizia la sua lunga avventura, come sushi-man, creatore di piatti fusion e successivamente Chef del ristorante al fianco dello stesso Ichikawa. Il risultato non tarda ad arrivare nel 2014 vengono premiati con una Stella Michelin (primo del suo genere in Italia e 4 in Europa) e 3 mappamondi Gambero Rosso (unico etnico a Milano).
Dalla primavera 2015 segue a pieno regime della sua Azienda Agrituristica La Carreccia sui Colli di Luni (SP) (aperta 3 anni fa), dove si produce olio extra vergine di oliva e vini di ottimo livello, dove il Vermentino lo fa da padrone, su tutti Lunatico (vincitore di molti riconoscimenti) e Superbo.
Inoltre si occupa di Otto, progetto nato alcuni anni fa, per creare, a due passi da dove è nato, un angolo dell’agriturismo di famiglia. Una bottega in cui poter acquistare e degustare i prodotti che l’azienda agrituristica produce e una cucina grazie alla quale assaporare, in diversi “emozioni di gusto”, le materie prime stagionali a km 0 di aziende agricole liguri, toscane e della cerchia milanese.
Il progetto dello Chef è quello di riportare la voglia dello stare tutti assieme a tavola, una social kitchen, creando un legame speciale tra agri-chef, come ama definirsi, e commensali.