Durante Olioliva Cia Liguria ha organizzato un convegno dedicato ad analisi, programmi e progetti per l’olivicoltura ligure: “Una passione d’annata”.
LE INTERVISTE
Un argomento caldo, considerate le criticità che sta affrontando l’olivicoltura del territorio, spiega Mariangela Cattaneo, presidente provinciale Imperia Cia Agricoltori italiani: “Quest’anno abbiamo un’altra annata di scarica, la terza consecutiva. Nella nostra provincia produciamo circa 5 mila tonnellate di olive all’anno invece siamo sulle 1500, ben lontani da un’annata ottimale”.
Tra le misure intraprese a livello regionale la certificazione Igp: “Abbiamo un’olivicoltura diversa dal resto d’Italia e del mondo, non possiamo fare colture intensive, ma dobbiamo usare altri strumenti per poter avere un prezzo maggiore: ad esempio certificare il prodotto e legarlo al territorio”, conclude Cattaneo.
Fondamentale il discorso instaurato con Regione Liguria, aggiunge Stefano Roggerone, presidente regionale Cia Agricoltori italiani: “Si deve affrontare il piano olivicolo regionale, fondamentale per il nostro territorio. Il piano serve per far si che ognuno faccia la sua parte, dalla Regione agli enti locali: se non si trova un percorso da fare tutti insieme rischiamo che la nostra olivicoltura cada a pezzi, che i nostri giovani non facciano olivicoltura e molti chiudano perché non riescono ad andare avanti”.
Irrigazione e ricerca due dei punti fondamentali su cui lavorare con la Regione, prosegue Roggerone: “Fondamentale per il nostro settore è l’irrigazione: abbiamo bisogno di un piano per i bacini, si devono recuperare le acque reflue. Coltivare le olive come piante da frutta, con le potature annuali, le concimazioni, la possibilità di irrigare è indispensabile. Poi abbiamo bisogno di risorse per la ricerca per affrontare la lotta contro le varie patologie dell’ulivo”.
Alessandro Piana, vicepresidente Regione Liguria e assessore all’agricoltura aggiunge: “L’olivicoltura a livello regionale rappresenta circa il 25 per cento della superficie agricola: è fortemente caratterizzante per il nostro territorio e rappresenta anche un presidio, una tutela per il nostro territorio.
Regione Liguria mette a disposizione i fondi necessari per poter sostenere in modo efficace l’agricoltura senza diventare un finanziamento assistenziale, senza cioè andare a ledere la dignità imprenditoriale.
Si cerca di analizzare le problematiche, evidenziate da Cia, come l’approvvigionamento idrico: da anni non piove più come in passato, bisogna migliorare le condotte idriche e cercare di potenziare questa risorsa dove non è mai stato fatto”.
Conclude Enrico Lupi, presidente della Camera di commercio Riviere di Liguria: “Partecipo volentieri al convegno della Cia, vista la situazione della olivicoltura. È indubbio che il mutamento strutturale delle condizioni climatiche abbia provocato due anni di scarica assoluta, quest’anno siamo a una mezza carica.
Un dibattito di questo tipo ci aiuta a dare un indirizzo e valutazioni agli imprenditori della filiera olivicola”.