- 30 ottobre 2023, 22:16

Imperia avrà l'Informagiovani: approvata all'unanimità la mozione delle consigliere Laura Amoretti e Silvia Mameli

In consiglio comunale passa la proposta delle consigliere del Gruppo misto

Imperia avrà l'Informagiovani:  è stata, infatti, approvata all'unanimità dal consiglio comunale la mozione delle consigliere del Gruppo misto Laura Amoretti e Silvia Mameli

Ecco il testo integrale della mozione: 

"Una società cresce e prospera quanto più investe su un adeguato apporto quantitativo e qualitativo delle nuove generazioni.”

Da qui vogliamo partire oggi in questa sala comunale, da questo concetto siamo partite per costruire questa mozione, un concetto espresso da Alessandro Rosina, professore ordinario di Demografia e Statistica sociale nella Facoltà di Economia dell’Università Cattolica di Milano e coordinatore dell’Osservatorio giovanile dell’Istituto Giulio Toniolo, istituito dalla Regione Lombardia, e dal 2012 redige il Rapporto giovani, la principale indagine italiana sulle nuove generazioni. Proprio nel rapporto 2022, che abbiamo letto con attenzione, lo stesso Rosina, sostiene come premessa l’importanza, e lo cito testualmente, di “aiutare i giovani a trovare il proprio posto nel mondo, di supportare il loro livello di fiducia parlando con il linguaggio giusto, sostenerli nella identificazione del loro progetto di vita”. Quale quindi può essere uno dei soggetti deputati ad aiutare i giovani, a supportarli, a sostenerli? Fra le batterie di domande sottoposte ai giovani nel lungo lavoro di analisi per stilare il Rapporto giovani è stato chiesto: “A quale ambito territoriale senti di appartenere di più”, il Comune riceve il 48 percento dei consensi. E’ come se il 48% dei giovani desse fiducia proprio al Comune in questo senso di appartenenza. 

Il compito dei Comuni è dunque chiaro. È proprio in quel 48% che ricade la nostra responsabilità di non deludere, ma di rafforzare quel senso di appartenenza rispondendo ai bisogni dei nostri giovani in modo inclusivo con il dovere di “includere” in quel senso di appartenenza anche quel 52% che ancora manca.

E’ nostro compito. Ed è proprio con l’obiettivo dell’inclusività che nasce alla fine degli anni 60 il primo Centro di Informazione in un quartiere periferico di Bruxelles, allo scopo di offrire ai figli degli emigrati concrete possibilità per ambientarsi e inserirsi in una realtà a loro ancora estranea, dove era forte il disagio, disagio che anche attraverso quel centro poteva essere ridotto.

Quindi il Belgio, poi la Francia e successivamente l’Italia, dove il Comune di Torino nel 1982 istituisce il primo Informagiovani italiano, fortemente ispirato alle esperienze francesi a cui, anche geograficamente, è molto vicino.  Poi è la volta di Milano nel 1984, Verona e Forlì nel 1985. Il percorso è ormai avviato e l’Informagiovani diventa uno degli strumenti per aiutare quel processo di crescita dei nostri giovani, questo non perchè lo pensiamo noi. Ce lo dicono le esperienze europee già ricordate, ce lo dice il Protocollo di intesa firmato dal Ministero del lavoro, dall’Anci, dall’UPI del luglio 1987 e il Decreto Legislativo 267/2000 (TUEL) all'articolo 112 comma 1, ce lo dice fra gli altri nel 2009 la Regione Liguria con la legge regionale n.6 all’articolo 40 e lo possiamo anche ritrovare nello stesso Statuto del Comune di Imperia all’articolo 6 comma 7.

Tutto questo si trova nel testo della nostra mozione.

Ma alle doverose citazioni istituzionali, noi vogliamo aggiungere un nostro ragionamento.

Noi viviamo in una società che tende a diventare una Infosfera dove soprattutto i giovani risultano sommersi di informazioni, tante e veloci, dove tutto appare e poco rimane, dove sono spesso informazioni confuse, contraddittorie, disorganiche spesso purtroppo anche fake, che determinano un vero e proprio caos informativo che rende difficile l'orientarsi e trovare risposte coerenti.

In tutto questo può aiutare l'informagiovani, in questo e molto altro. infatti deve essere, in primo luogo, un portale inteso come un unico contenitore dove si organizzano:

1. l’informazione, l’orientamento e la consulenza in modo mirato e adeguato alla domanda;

2. la scolarizzazione e la formazione professionale, non dimentichiamo il problema e la necessità di ridurre la dispersione scolastica e formativa;

3. l’ingresso nel mercato del lavoro, occupazione e imprenditoria;

4. la salute, i diritti, le Associazioni di volontariato presenti sul territorio

5. la cultura, la creatività, il tempo libero

6. la risposta al disagio giovanile

deve essere quindi il portale dei diritti dei giovani, dei più deboli e delle giovani donne.

Sì anche delle giovani donne, che vivono uno dei momenti più difficili sotto varie forme di violenza, spesso anche non facilmente riconoscibili e intercettabili. Ce lo dicono ogni giorno le pagine dei giornali, delle TV e dell'informazione online.

Se questo Consiglio deciderà di dare vita al punto Informagiovani, nell’organizzazione e nella crescita dei servizi che possono essere offerti, noi sollecitiamo la costruzione di una rete attraverso convenzioni con parti delle istituzioni e del volontariato. E a proposito delle donne ci piacerebbe vedere realizzata appunto una convenzione col Centro Antiviolenza, inserendo ad esempio il Chatbot utilizzato dal Centro per dare una prima risposta ed indirizzarle così correttamente.

Ricordiamo che un Chatbot è un software che simula ed elabora le conversazioni umane facendole interagire con i dispositivi digitali, come se stessero comunicando con una persona reale.

Ma certamente la tecnologia non può essere risolutiva e da sola non è sufficiente. Come il Comune è il luogo dove vivono le persone e l'ente che amministra è fatto di persone fisiche in quanto il primo compito è l'ASCOLTO, altrettanto deve essere l'INFORMAGIOVANI. Un luogo di persone che ridiano valore al rapporto tra giovani e Istituzioni. 

Una bussola che sappia interpretare e rendere consapevoli dei problemi e delle possibili soluzioni tutti coloro che vorranno rivolgersi al punto Informagiovani

Ai tanti slogan che dilagano in questo paese, io e la consigliera Mameli, che ringrazio per aver fatto insieme a me il grande lavoro di studio e ricerca per redigere questa mozione, ne opponiamo uno, che è il faro della nostra azione:PRIMA LE PERSONE e oggi, in questa sede comunale diciamo PRIMA I GIOVANI!

GRAZIE