Nei giorni scorsi l’Onorevole Roberto Giachetti – su richiesta di Rita Bernardini e del Partito Radicale – ha depositato due nuove interrogazioni al Ministro Nordio sulla Casa Circondariale di Sanremo.
“Nella prima – spiega Stefano Petrella, membro del consiglio generale del Partito Radicale - viene chiesto conto dei numerosi eventi critici che hanno interessato negli ultimi due anni l’istituto di Valle Armea, in particolare il suicidio di VS nel Padiglione C il 27-7-2021, la morte in cella di LV il 19-2 dopo un pestaggio avvenuto precedentemente nello stesso Padiglione C, l’incidente occorso al rumeno CM ritrovato nella sua cella con una frattura al cranio il 5-8, che si trova tuttora in coma e ha riportato gravi danni permanenti, con informazioni su come sono avvenuti e sulle eventuali responsabilità .
La seconda riguarda il gravissimo episodio di autolesionismo accaduto il 3-10-2021 al detenuto ucraino 25enne MP mentre si trovava in isolamento, in seguito al quale ha avuto una mano amputata fino all’avambraccio e ha perso gran parte dell’altra.
MP ha trascorso 8 mesi piantonato presso gli Ospedali San Paolo e San Martino ed è stato quindi trasferito presso la Casa Circondariale di Pontedecimo, dove si trova tuttora in stato di invalidità quasi totale e assistito da un caregiver, senza che gli siano stati completati gli interventi medici di cui necessita; Rita Bernardini ha avuto modo di incontrarlo durante una visita di Nessuno tocchi Caino.
Giachetti chiede di conoscere le circostanze (finora mai del tutto chiarite) di quanto è accaduto e le ragioni della sua collocazione in isolamento in uno spazio non più adibito da tempo ad uso detentivo senza misure di sorveglianza e in particolare che gli siano garantiti gli interventi di cui ha bisogno (una protesi mio elettrica che restituisca una parziale funzionalità dell’arto) presso una struttura sanitaria adeguata.
Vengono segnalate le gravi carenze di organico della Penitenziaria (in particolare di ispettori e sovrintendenti) e di assistenza psichiatrica, la mancanza di un mediatore culturale (con oltre 150 detenuti stranieri), il serio problema di qualità dell’acqua di recente riscontrato e la mancanza di attività e opportunità di lavoro in un istituto dove oltre 200 dei 285 presenti – su 223 posti di capienza regolamentare – hanno condanna definitiva spesso di lunga durata (5 gli ergastolani), ma i posti di lavoro disponibili sono soltanto 4.
Viene chiesto di farvi fronte assumendo il personale mancante e sollecitando la Regione a fare altrettanto e di promuovere e avviare nuovi progetti di attività anche con datori di lavoro esterni (che potrebbero fruire dei benefici della legge Smuraglia) vista la notevole disponibilità di spazi che l’istituto offre.
A quest’ultima richiesta potrebbe certo dare un suo contributo la comunità locale ed è per questo che da qualche tempo andiamo proponendo l’istituzione di un Garante sull’esempio di quanto hanno fatto con buoni risultati nel 2022 la Regione Liguria e il Comune di Genova".