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Politica | 26 ottobre 2023, 10:25

Caso del simbolo 'Camporosso nel cuore': il sindaco Gibelli risponde a Morabito

"La sua malcelata aspirazione a ricoprire la mia carica lo hanno condotto ad un individualismo sempre più spinto che ha messo in pericolo la compattezza del consiglio comunale"

Caso del simbolo 'Camporosso nel cuore': il sindaco Gibelli risponde a Morabito

"Spiace dover tornare sull’argomento, ma talune dichiarazioni del consigliere Morabito impongono chiarezza e alcune considerazioni nel merito. Per quanto riguarda il suo percorso da vicesindaco è semplicemente assurdo asserire oggi che la sua riconferma da parte mia nel 2019 sia stata 'forzata' e da me 'mal digerita', visto che in quel momento egli godeva della mia piena fiducia e condividevamo gli obiettivi amministrativi concordati in campagna elettorale. Vero è, invece, che la sua malcelata aspirazione a ricoprire la mia carica e la conseguente intenzione di candidarsi in futuro, a prescindere dalle valutazioni che tutto il gruppo consiliare avrebbe potuto fare, lo hanno condotto ad un individualismo sempre più spinto che ha messo in pericolo non solo la compattezza del consiglio comunale ma ha anche minato il perseguimento dei suoi doveri istituzionali. Ed infatti, nonostante quanto dichiarato, l’assenteismo dell’ultimo anno e mezzo non è cosa opinabile perché è un dato storico: basti citare le 9 assenze in consiglio comunale su 14 sedute svolte nel 2022 e 2023". Con queste parole il sindaco di Camporosso Davide Gibelli replica alle affermazioni rilasciate dall'ex vicesindaco e attuale consigliere comunale Maurizio Morabito.

"Se non avesse speso tante energie per contrastare l’attività amministrativa che avrebbe dovuto promuovere, sicuramente non sarebbe venuto meno quell’imprescindibile rapporto fiduciario col sottoscritto che mi ha portato a revocargli le nomine" - sottolinea il primo cittadino - "In merito, poi, alla vicenda del logo appaiono oltremodo gravi le sue dichiarazioni di ieri, non solo perché non corrispondenti al vero ma anche perché, con estrema naturalezza, disattende gli accordi presi, considerato che ha sottoscritto una scrittura che letteralmente prevede: 'Morabito riconosce l’esclusiva paternità del logo e dello slogan Camporosso nel Cuore in capo a Gibelli, impegnandosi a non contestarla in futuro'. Ciò dopo aver riconosciuto 'che nei primi mesi del 2009 Gibelli ha in completa autonomia e senza alcun apporto creativo di terzi ideato lo slogan e disegnato il logo che è stato usato come simbolo della lista Camporosso nel Cuore'. E, inoltre, che 'in data 20 luglio 2022 Morabito, all’insaputa di Gibelli, ha depositato domanda di marchio italiano per un segno distintivo identico al logo'. Quindi, non è vero che l’ex vicesindaco mi ha comunicato la sua intenzione di regolarizzare la posizione del simbolo, mai lo ha fatto, né tantomeno corrisponde al vero il suo contributo all’ideazione del logo".

"Non vi sono margini di dubbio sulla verità dei fatti, quindi, tutto il resto rimane, a mio avviso, un disperato tentativo di confondere le acque per salvare la faccia" - conclude Gibelli - "Mi auguro sinceramente di non dovere più tornare sulla questione, il mio unico interesse rimane quello di proseguire il lavoro per il bene e la crescita della mia città".

Redazione

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